“Spasmi e vertigini dopo il vaccino”: l’agonia del bidello di Casalnuovo

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Vincenzo Russo
Vincenzo Russo

Sarà il policlinico di Napoli, dove è stata trasportata la salma per l’autopsia, a stabilire la causa della morte di Vincenzo Russo, bidello di 58 anni deceduto l’altro ieri mattina, dopo aver assunto la prima dose del vaccino anti Covid “AstraZeneca”.

 

Russo si era recato lunedì nel centro vaccinale della Mostra d’Oltremare per ricevere la prima iniezione del farmaco, così come stabilito dal programma sanitario destinato al corpo docente e non docente della scuola. Ma secondo quanto hanno riferito i medici della clinica Villa dei Fiori di Acerra, dove l’uomo è stato ricoverato ed è poi morto, Russo si è sentito male poco dopo aver assunto il vaccino. “Esattamente due ore dopo – raccontano i sanitari – ce lo ha riferito la moglie: ha accusato nausea, principi di svenimento e spasmi intestinali, senza febbre”. Il collaboratore scolastico, che lavorava nell’istituto Viviani di Casalnuovo e che risiedeva nella vicina Afragola, si è subito recato al pronto soccorso della clinica. “Quando è giunto da noi – aggiungono i camici bianchi – aveva una pressione massima a 120 e una minima a 70 ma la moglie ci ha specificato che in effetti era più bassa dell’ordinario in quanto lui era iperteso”. Russo soffriva di problemi cardiovascolari. L’anno scorso era stato costretto a rivolgersi ai medici per curare una trombosi venosa. “Col passare delle ore – fanno sapere ancora gli operatori della Villa dei Fiori, presidio ospedaliero convenzionato d’eccellenza, da 242 posti letto – i livelli dei globuli bianchi e dell’emoglobina del paziente divenivano sempre più alti. Lui però era lucido, anche se ogni tanto aveva la diarrea per cui lo abbiamo idratato e gli abbiamo somministrato antibiotici”. Mercoledì mattina l’emocromo di Vincenzo Russo segnava un livello di ben 38mila per i globuli bianchi con un’emoglobina sempre alta. E l’elettrocardiogramma era critico. “A quel punto – la scena ricostruita dai responsabili del pronto soccorso – ha iniziato a sentirsi davvero male: è andato improvvisamente in arresto cardiaco. Abbiamo tentato di rianimarlo per 45 minuti ma non c’è stato niente da fare”. Secondo quanto affermano i medici della clinica “è stato un decesso strano”. I dottori non se la sentono di collegare la morte di Russo al fatto che avesse problemi cardiovascolari. “Noi lo abbiamo tenuto sotto controllo moltissimo – dettagliano i sanitari – l’esame del torace è risultato negativo, anche l’eco addome, non ha avuto né bronchite né polmonite, non ha avuto nessuna infezione, quando è giunto qui non aveva affanno e poi è andato in bradicardia senza dolori: eppure il livello dei globuli bianchi era insostenibile”. Russo è morto nella mattinata di mercoledì. I suoi familiari hanno sporto denuncia. Nella tarda serata sono giunti in clinica i poliziotti del commissariato di Acerra, che hanno sequestrato la salma. Il mattino successivo il corpo del bidello è stato trasportato nell’obitorio del policlinico di Napoli. Sarà l’autopsia a stabilire la causa della morte. Nel frattempo l’autopsia effettuata sul corpo di Annamaria Mantile, l’insegnante di Napoli deceduta la scorsa settimana dopo aver assunto l’AstraZeneca, ha escluso che la morte della 62enne sia riconducibile al vaccino.