Giugliano in Campania – Quello che inizialmente sembrava un caso di rapina a mano armata si è rivelato una vera e propria resa dei conti tra due uomini coinvolti nel traffico di droga. Un’indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato all’arresto di due individui accusati di tentato omicidio, spaccio di stupefacenti e porto abusivo di armi, aggravati dal metodo mafioso.
Tutto ha avuto inizio quando un uomo di nazionalità albanese si è presentato in ospedale con ferite da arma da fuoco, raccontando di essere stato vittima di una rapina sull’Asse Mediano. Gli investigatori, però, hanno scoperto che la verità era ben diversa: l’uomo, armato, aveva cercato di riscuotere un debito di droga recandosi presso l’abitazione di un noto pregiudicato di Giugliano, legato a un clan camorristico. Di fronte alla minaccia, quest’ultimo ha aperto il fuoco, colpendo l’albanese con tre proiettili che hanno sfiorato organi vitali.
Fuggito e ricoverato con una prognosi di 30 giorni, il ferito ha cercato di depistare le indagini con una denuncia fasulla, ma gli investigatori hanno ricostruito il legame tra i due, entrambi coinvolti nel traffico di cocaina e crack.
Su disposizione del G.I.P. di Napoli, entrambi gli uomini sono stati arrestati. Restano comunque presunti innocenti fino a sentenza definitiva.