Sparatoria a Sant’Anastasia, i due giovani fermati davanti al giudice: le accuse e le loro prime reazioni

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SANT’ANASTASIA– Si dovrebbero tenere nella giornata di oggi le udienze di convalida dei fermi notificati dai carabinieri, dalla Dda di Napoli e dalla Procura dei Minori ai due giovani, un 19enne e un 17enne accusati della sparatoria avvenuta martedì sera nel Napoletano, a Sant’Anastasia (alle 23 circa, in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo) nel quale sono rimaste ferite tre persone: padre, madre e figlia (quest’ultima attualmente ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli) che stavano mangiando un gelato. I due giovani – difesi rispettivamente dagli avvocati Antonio Abete con Fabio Marfella e Antonio Sorbilli – sono accusati di tentato omicidio e porto illegale di arma in concorso.

Entrambi, il maggiorenne, Emanuele Civita, e il minorenne, si sono consegnati ai carabinieri di Castello di Cisterna accompagnati dai loro legali, nel pomeriggio e nella serata di mercoledì. Nessuno avrebbe rilasciato dichiarazioni agli inquirenti e adesso c’è attesa sull’atteggiamento che intenderanno adottare davanti al giudice.

Le armi che sarebbero state utilizzate per il raid – una pistola e una mitraglietta – non sono state trovate e neppure i due indagati hanno fornito informazioni in merito. Secondo la ricostruzione dei carabinieri avrebbero esploso almeno dieci colpi di arma da fuoco nella piazza, dove c’erano cittadini e avventori di alcuni bar e gelaterie, mentre si trovavano in sella a uno scooter.