Somma Vesuviana, Casamale: nullaosta postumo dal Parco per i dissuasori

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Molto “rumore” fece a dicembre scorso l’installazione di dissuasori di sosta al borgo Casamale, soprattutto perché, per poter impiantare gli stessi, il basolato antico fu perforato. Su questa testata fu anche pubblicata una lunga lettera dell’assessore proponente, Rosalinda Perna, che non riuscì a spegnere la polemica, successiva all’intervento delle associazioni Arci, Irescol e Legambiente Somma Vesuviana che con una nota avevano segnalato al Parco i lavori in corso al Casamale. Poco dopo, il direttore del Parco Vesuvio inviò al comune di Somma Vesuviana, e per conoscenza al reparto carabinieri del Parco, una lettera nella quale si invitava l’amministrazione a trasmettere la documentazione progettuale dell’intervento, raccomandando al contempo di non proseguire i lavori.

Il 15 dicembre scorso, dopo l’installazione di dissuasori e fioriere, a polemica già accesa e dopo l’intervento del presidente Stefano Donati quale responsabile del Parco Vesuvio, il Comune di Somma Vesuviana chiese all’Ente Parco il nullaosta che infine è arrivato, con precise prescrizioni.

I dissuasori sono 23 e, stando all’ultima nota del Parco, potevano essere posizionati, con precise prescrizioni: che siano fatti salvi i diritti di terzi, che fosse evitato il danneggiamento del basolato antico prediligendo il carotaggio nelle connessure anziché sul blocco lapideo (che non andava e non va assolutamente danneggiato) e che per le fioriere, rimovibili al contrario dei dissuasori, siano scelti colori che si armonizzino con il contesto architettonico.