Somma, lavoratori Dema bloccano strada: si protesta per futuro e stipendi

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SOMMA VESUVIANA – A Somma Vesuviana, in via San Sossio, i dipendenti della Dema stanno bloccando la strada che conduce all’ITIS, protestando insieme alle loro famiglie per la mancanza di stipendi. La situazione è critica da settimane, con i lavoratori che esprimono forte preoccupazione per il futuro dell’azienda e dei loro posti di lavoro.

La protesta è scaturita dalle recenti notizie riguardanti l’acquisizione della Dema da parte del Gruppo Adler, guidato dall’imprenditore Paolo Scudieri. Secondo quanto emerso, il piano industriale proposto prevedrebbe la chiusura degli stabilimenti di Somma Vesuviana e Paolisi, con conseguenti licenziamenti e trasferimenti obbligati del personale verso altre sedi, tra cui quella di Brindisi.

I lavoratori, sostenuti dalle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, hanno manifestato il loro dissenso anche a Roma, in occasione di un incontro convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Durante la manifestazione nella capitale, gli operai hanno espresso la loro contrarietà al piano di ristrutturazione, temendo una frammentazione dell’azienda e la perdita di numerosi posti di lavoro.

In risposta alle preoccupazioni sollevate, Paolo Scudieri ha dichiarato che non è prevista la chiusura degli stabilimenti campani della Dema, ma ha sottolineato la necessità di un ridimensionamento del personale, in particolare presso la sede di Somma Vesuviana, al fine di ridurre i costi operativi. Ha inoltre menzionato l’utilizzo di ammortizzatori sociali per gestire la fase di crisi e si è detto fiducioso riguardo al futuro dell’azienda.

Nonostante queste rassicurazioni, i lavoratori continuano a manifestare, chiedendo maggiore chiarezza sul loro futuro occupazionale e sollecitando un intervento deciso da parte delle istituzioni per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio dell’azienda. La situazione rimane tesa, con le parti coinvolte in attesa di ulteriori sviluppi e possibili soluzioni che possano conciliare le esigenze aziendali con la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.