Sono ormai anni che le analisi in riferimento all’aria che si respira nella zona di Nola sono estremamente negative e a quanto pare, negli ultimi anni la situazione non ha fatto altro che peggiorare.
In particolare sarebbe la zona di San Vitaliano quella più inquinata che ha ormai superato il limite imposto dalla legge, ovvero si è arrivati a 40 sforamenti di emissione di pm10 all’anno, mentre il limite è 35. Una percentuale davvero assurda soprattutto se si considera che è ormai da ben 8 anni, secondo le statistiche dell’Arpac, che San Vitaliano è tra i paesi le cui statistiche sono oltre il limite richiesto, con 804 sforamenti.
Situazione analoga per Pomigliano D’Arco con un totale di 623 sforamenti, seguita da Acerra con 39 sforamenti nell’ultimo anno e un totale negli ultimi anni di 514. Quarto posto per Volla con 481 sforamenti, numeri molto alti soprattutto se si considera che i rilevamenti sono iniziati un anno dopo rispetto agli altri paesi.
In questi anni a nulla sono servite le denunce delle associazioni ambientaliste e dei cittadini che si dicono disperati a causa di un’aria che ormai è diventata davvero irrespirabile, le Istituzioni non hanno apportato alcuna modifica alle procedure per il miglioramento della qualità dell’aria. I rischi di un ulteriore peggioramento nei prossimi anni non sono assolutamente da escludere, un livello di inquinamento di una parte di territorio della provincia che va assolutamente contrastato.