Riceviamo e pubblichiamo.
Sant’Anastasia celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne apponendo un simbolico e significativo pannello che sarà fissato, e rimarrà, all’ingresso dell’Ufficio Anagrafe del municipio. Oggi, mercoledì 25 novembre, alle 12:00, si terrà una ristretta cerimonia simbolica per scoprirlo, una piccola inaugurazione voluta dagli assessori Cettina Giliberti (Politiche Sociali, Pari Opportunità) e Veria Giordano (Salute Pubblica, Cultura).
“Abbiamo preferito un segno che rimanga a ricordare questa giornata ogni singolo minuto dell’anno – dicono Giliberti e Giordano – con noi ci sarà il sindaco Carmine Esposito, don Ciccio d’Ascoli che porterà la sua benedizione, la presidente del Consiglio Comunale Rosaria Fornaro, le consigliere comunali di maggioranza e opposizione, le dirigenti scolastiche del territorio, la prima presidente delle commissioni alle pari opportunità del Comune di Sant’Anastasia, Francesca Beneduce che è stata poi alla guida di quella regionale, la vicepresidente della Cpo Regione Campania Federica Marchioni, la presidente del Consiglio Nazionale Forense Maria Masi e molte rappresentanti delle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, Protezione Civile e Croce Rossa”.
La frase che le due assessore hanno voluto sul pannello è lo specchio di quanto accade in Italia e nel mondo e di quanto sta accadendo negli ultimi mesi, complice la pandemia da Covid – 19 che ha fatto crescere esponenzialmente la violenza sulle donne tra le mura domestiche: “La violenza sulle donne non ha confini…e spesso ha le chiavi di casa”.
“In realtà noi abbiamo un centro antiviolenza che al momento è sospeso in attesa di gara per l’affidamento, ripartirà al più presto ma, negli ultimi anni, sono stati presi in carico almeno 80 casi di donne vittime di violenza, soprattutto tra le mura di casa – aggiunge l’assessore Giliberti – un numero importante. C’è un numero verde, 800 10 25090, al quale ci si può rivolgere ed è quello dello sportello Artemisia operativo nell’ambito territoriale che offre consulenza psicologica e legale alle donne. Noi speriamo di riprendere al più presto il lavoro in questo senso poiché la pandemia ha aggravato la situazione di quelle donne che subiscono ogni possibile angheria tra le mura di casa ma non hanno il coraggio di denunciare temendo di non trovare il sostegno delle istituzioni”.