POMIGLIANO D’ARCO – Frederich, l’uomo senza tetto morto ieri per le percosse ricevute a Pomigliano d’Arco, era amato dai residenti della zona, che da stamani stanno lasciando fiori, qualche cero e biglietti sulla panchina antistante il supermercato dove chiedeva l’elemosina. “Sei libero da tutto – scrive un cittadino – vola felice con gli angeli”. E davanti al supermercato, molti si fermano per raccontare di quanto fosse dolce e gentile con tutti. “Aveva il vizio di bere – racconta una donna – ma non faceva male a nessuno. Ricordava i nomi, e augurava a tutti una buona giornata, che gli dessero qualcosa o meno”. Anche i dipendenti del supermercato conoscevano Frederich: “Stava sempre con noi – spiegano – mangiava qualcosa, ci chiamava amici, my friend, ci mancherà”. Qualche residente racconta che l’uomo era solito augurare “buona scuola” ai bambini della zona che lo incrociavano. “Non è possibile arrivare a tanto – afferma una donna – come si può essere così cattivi. Picchiare senza un motivo una persona così gentile. Ci vergogniamo, che il Signore ci perdoni”.
La Croce Rossa nazionale sul caso Pomigliano
“Le notizie che arrivano sulla violenza a persone senza dimora, ieri a Pomigliano d’Arco e oggi a Firenze sono drammatiche e fanno emergere ancora una volta il problema della vita in strada di tante persone che sono lasciate in una condizione di insicurezza oltre che di estrema povertà”. Lo dice il presidente della Croce Rossa Italia Rosario Valastro ricordando che “i nostri volontari siamo impegnati da sempre nell’assistere chi vive condizioni di vita di estrema sofferenza e disagio”. “E sempre cerchiamo di porre – sottolinea – la questione dell’urgenza di intervenire per sottrarre alla vita in strada chi, per varie ragioni, finisce per trovare in essa l’unica forma di sopravvivenza. Il fenomeno delle persone senza dimora pone anche questioni importanti sul piano della sicurezza, per chi le vive e per le nostre comunità. E’ un fenomeno da affrontare con interventi concreti che va posto tra le priorità dell’agenda delle politiche sociali. Lasciare le persone in condizioni di marginalità è un problema di sicurezza prima ancora che di carattere economico-sociale e umanitario. Su questo, la Croce Rossa Italiana non può che rinnovare ancora una volta a tutti l’appello a occuparsi seriamente del problema perché – conclude – la vita in strada è questione che riguarda ciascuno di noi”.
Ciarambino: “Disprezzo della vita umana”
«Non ci sono parole per esprimere lo sdegno per l’omicidio di un uomo senza alcuna colpa e benvoluto da tutta la comunità. Esprimo la mia totale vicinanza ai miei concittadini per un evento che ci ha scioccati tutti e che segna un punto di non ritorno per la nostra città. Mai gli episodi di violenza, pur gravi e reiterati, erano arrivati a tanto – afferma Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto – Quanto accaduto lunedì è solo l’ultimo episodio di una recrudescenza criminale che non può e non deve essere tollerata. Che Pomigliano non fosse più una città sicura era evidente da tempo, per i tanti episodi di criminalità degli ultimi mesi, ma mai ci si era spinti fino al disprezzo cieco della vita umana. Ho già incontrato nei mesi scorsi Prefetto e Comandante provinciale dei carabinieri, chiedendo atti concreti a difesa della città e dell’intera comunità. Non è ammissibile la carenza di uomini e mezzi su un territorio che sta subendo così fortemente l’onta della delinquenza. E non è tollerabile immaginare di uscire di casa col timore di poter rimanere vittime di rapine o aggressioni, come accaduto anche di recente – aggiunge Valeria Ciarambino – Già pochi giorni fa si è sfiorata una tragedia quando è avvenuta una sparatoria nei pressi di una scuola. Cosa bisogna attendere ancora per garantire sicurezza e legalità a Pomigliano? I cittadini hanno paura, non si sentono al sicuro, neanche in pieno giorno. Lavorerò fianco a fianco con l’amministrazione comunale per chiedere più attenzione per la situazione che Pomigliano vive e tornerò a interpellare il Prefetto e il Comandante provinciale dei Carabinieri, chiedendo un intervento mirato, concreto, col potenziamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine così come della videosorveglianza. Ne va dell’incolumità dei pomiglianesi tutti» conclude Valeria Ciarambino