Finora il sindaco Russo, appena proclamato, ha nominato gli assessori che sono riferimento di cinque delle undici liste. Ma le altre sei attendono risposte sui prossimi incarichi: dalla presidenza del consiglio alle società partecipate
Ieri pomeriggio si è insediato il sindaco Raffaele Russo, eletto il 15 maggio scorso con oltre 15mila voti, pari al 72 % dei consensi. A Pomigliano ha votato il 64 % degli aventi diritto. Netto il calo dell’affluenza, che è stato del 12 % in meno rispetto alle comunali del settembre-ottobre 2020. In ogni caso è stato massiccio il consenso della cittadinanza al primario in pensione da diversi anni. Più massiccio però è il consenso che è stato dato alla coalizione trasversale, che ha riscosso oltre l’80 % dei suffragi.
Il Consiglio
Per la proclamazione degli eletti al consiglio comunale ci vorranno invece ancora alcuni giorni. La commissione elettorale mandamentale sta espletando gli ultimi adempimenti. Comunque a sostegno di Russo si profila una maggioranza bulgara nell’assemblea cittadina che va dai 20 ai 21 consiglieri comunali dei 24 disponibili. Nella ridottissima minoranza ci sono i tre consiglieri di opposizione Vito Fiacco Fender e Carla Mercogliano, del partito locale di sinistra Rinascita, e Marco Iasevoli, della compagine Per. Non si sa ancora ufficialmente se ce l’abbia fatta o meno a entrare in consiglio Salvatore Cioffi, candidato per il partito di centrosinistra Europa Verde.
Giunta, Partecipate e Fondazioni
Gli assessori Mimmo Leone ed Elvira Romano sono espressione della compagine Idee e Movimento. Mattia De Cicco e Vincenzo Caprioli provengono invece dalla lista che fa capo al sindaco, 1799. Inoltre Giovanni Russo è espressione della civica Riformisti per Pomigliano mentre Maria Rosaria Toscano è della compagine Quartieri al Centro. Marianna Manna proviene da Pomigliano 2020, la compagine che fa riferimento a Eduardo Riccio, ex segretario cittadino del PD ed ex vicesindaco della breve amministrazione Del Mastro. Ora si apre il dibattito su chi farà il presidente del consiglio comunale, che sarà nominato dagli stessi consiglieri comunali una volta proclamati eletti. Poi ci sono da definire gli assetti delle partecipate, Enam ed Asm, le cui presidenze ed i cui consigli di amministrazione sono composti da incarichi remunerati. Dulcis in fundo ci sono le fondazioni e le associazioni sportive, la fondazione Pomigliano Infanzia, la fondazione Officina delle Culture e la Polisportiva comunale.
I Nodi
L’amministrazione Russo sarà chiamata a risolvere alcune questioni preannunciate in campagna elettorale, prima tra tutte il caso dei tanti cantieri sequestrati dal tribunale di Nola tra la fine del 2020 e il 2021 per un totale di circa 300 appartamenti. Non è finita. E’ rimasta in sospeso anche la vicenda dell’impianto di compostaggio dei rifiuti organici, appaltato già tre anni fa ma ancora fermo al palo. Inoltre, ma non è certo cosa secondaria, il Comune dovrà centrare l’obiettivo di utilizzare al meglio i 40 milioni messi a disposizione dal PNRR. Altro nodo: le imprese cittadine che si occupano delle onoranze funebri. Sono state tutte interdette e chiuse dalla prefettura con un provvedimento antimafia: il Tar ha dato ragione al prefetto respingendo i ricorsi delle ditte.