Pomigliano, cinema abbattuto per alzare un condominio, il sindaco: “Colpa della sinistra”

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La sinistra rappresentata dal ComitatoRinascita sta tuonando contro l’abbattimento dell’ex cinemaMediterraneo per far posto a un condominio. Un intervento edilizio eseguito sulla base della legge regionale “Piano Casa”. Ieri però il sindaco di Pomigliano ha replicato duramente a questa posizione del Comitato. «Se l’ultima maggioranza di sinistra – ha dichiarato Raffaele Russo – tra il 2009e il 2010 avesse perimetrato le zone A nel termine dei 60giorni previsti dalla data di emanazione del “Piano Casa”, adesso il centro storico di Pomigliano sarebbe salvo. Invece non lo ha fatto. Perche?». Il primo cittadino addebita alle passate giunte di sinistra la responsabilità di quello che sta accadendo a Pomigliano, la demolizione di edifici vetusti nel centro per dare spazio a centinaia di alloggi privati. «Posso solo sorridere – aggiunge Russo –quando questi figli e nipotini di chi ha dato origine allo scempio edilizio della Campania mi accusano di essere il colpevole del sacco di Pomigliano. Nella nostra regione il piano casa è una legge voluta nel2009 da Antonio Bassolino, il cui “braccio armato” nel territorio aveva un nome e un cognome: Michele Caiazzo, sindaco di Pomigliano dal 1995 al 2005 e consigliere regionale dal 2005 al 2010 che in quel periodo esprimeva la giunta Della Ratta». C’è però da far notare che in base ai documenti il piano casa di Bassolino escludeva abbattimenti e ricostruzioni con edilizia residenziale nei centri storici mentre la modifica del suo successore, il forzista Stefano Caldoro, ha poi previsto di abbattere e ricostruire con edilizia residenziale anche nei centri storici, cosa che ha consentito la demolizione del cinema Mediterraneo sostituendolo con un condominio di 50 appartamenti. «Lo ribadisco – replica il sindaco – il peccato originale è stato Compiuto nel 2009 dal sindaco Della Ratta, espressione del potere politico di allora rappresentato da Michele Caiazzo, a sua volta direttamente collegato al presidente della giunta regionale Antonio Bassolino».