Alla fine Marigliano ha scelto: Peppe Jossa vince al primo turno e diventa sindaco della città, avendo la meglio sugli avversari Vincenzo Esposito e Saverio Lo Sapio. Non siamo ancora in grado di riportare le cifre dell’affermazione elettorale di Jossa, in quanto i dati ufficiali sono attualmente in fase di aggiornamento.
Nel momento in cui scriviamo sono state scrutinate 16 sezioni su 24 e i numeri sono i seguenti:
- Peppe Jossa: 6.247 – 56,25%
- Vincenzo Esposito: 4.253 – 38,29%
- Saverio Lo Sapio: 606 – 5,46%
Molto a rilento i lavori di spoglio in città, dovuti anche alla stanchezza accusata da presidenti, segretari e scrutatori, impegnati da giorni nello svolgersi del lungo election day. Pare, infatti, che qualcuno abbia richiesto brevi pause e finanche sostegno, al fine di poter assicurare la giusta lucidità, necessaria per la conta dei voti. Ciononostante, già diverse ore fa il risultato era acquisito ed è stato proprio il neo sindaco Jossa a dare la notizia della sua vittoria con un post su Facebook al quale ha replicato immediatamente il maggiore contendente, l’ingegnere Vincenzo Esposito, che si congratulava per il successo e nel contempo ammetteva la sconfitta.
Dunque sarà Peppe Jossa a succedere ad Antonio Carpino, primo cittadino per cinque anni, oggi agli arresti domiciliari a causa di una vicenda giudiziaria che gli ha ovviamente impedito di correre per un eventuale secondo mandato. Proprio quella situazione ha pesato moltissimo sulle alchimie politiche (e di liste civiche) che hanno portato a organizzare la scacchiera elettorale in un certo modo e non più in un altro: da una parte abbiamo avuto la coalizione guidata da Jossa, e premiata dalla maggioranza dei cittadini, che correva all’insegna della discontinuità con l’amministrazione Carpino, pur rappresentando il suo stesso partito, il PD; dall’altra, invece, abbiamo avuto la coalizione a sostegno di Vincenzo Esposito, impegnata a sottolineare la continuità con il pensiero e l’opera di Carpino, tant’è che altri cinque anni sarebbero stati il naturale prosieguo di quella amministrazione, in tutto e per tutto.
Peppe Jossa ha 47 anni ed è avvocato: è sposato con Milena Guida, a sua volta avvocato, e con lei ha tre figli. Fino a poche settimane fa Jossa è stato consigliere in Città Metropolitana, oltre ad aver ricoperto lo stesso ruolo nel consiglio comunale di Marigliano, dove era stato eletto nel 2015, dopo aver perso le primarie del PD con Carpino. Nel recente passato ha ricoperto anche il ruolo di capogruppo del PD in Città Metropolitana. È indubbio che da consigliere metropolitano (ex provincia) Jossa abbia saputo intercettare e convogliare fondi sul territorio mariglianese, ovviamente in sinergia con un’attività strategica e politica di più ampio respiro: senza dubbio, però, questa manifesta qualità deve aver inciso anche nella scelta operata nei giorni scorsi dai cittadini mariglianesi.
Oltre a questo, va da sé che i tanti voti su cui poteva contare la sua coalizione hanno fatto la differenza: al momento la lista del PD risulta la più votata (2092), tuttavia la lista Azzurra Libertà, di ispirazione “forzista” e calibrata dall’onorevole Paolo Russo, corre in un appassionante testa a testa (1923 voti). Ovviamente la posizione finale in questa corta classifica da coalizione, nonché la percentuale di voti conquistata, peseranno sulla bilancia del prossimo consiglio comunale, ancora tutto da immaginare.
Senza dubbio le premesse di convivenza sembrano buone e va dato atto al nuovo sindaco di aver fin da subito saputo stemperare i toni, che potevano gonfiarsi come uragani data la fibrillazione politica in corso. Sarà dunque anche quella tra maggioranza e opposizione una interazione pacifica, da “comitato di salute pubblica”, dopo cinque anni di burrascosi confronti e affronti nell’assise e non solo? Tutto sommato Jossa ed Esposito (nonché Lo Sapio, seppur da indipendente) fino a qualche mese fa erano tutti espressione del PD, all’interno del consiglio comunale, oltre a essere tuttora buoni amici.
Forse soltanto una cosa potrebbe essere riconsiderata: siamo sicuri che con l’elezione di Jossa si torni “a vent’anni fa” (come scrive qualcuno sui social) solo perché parte della coalizione sarebbe coordinata da Paolo Russo? Non bisogna dimenticare che Jossa è pura manifestazione del Partito Democratico, forza di governo, e che lo stesso Russo in questa campagna elettorale ha sostenuto la candidatura alla Regione di Felice Di Maiolo, salito in consiglio con il governatore De Luca, riconfermato a gran voce. Insomma, non è il 1995 e si delinea all’orizzonte una sorta di patto per il territorio, con anime politiche divergenti che oggi sembrano poter convergere, nel rispetto dei propri ideali, dei propri valori e della propria visione, per lo sviluppo di questa fetta di Campania, derelitta e tutta da ripensare.
Immagina, puoi.