Prosegue l’incubo dei residenti che hanno la sventura di abitare sul confine tra Mariglianella e Marigliano, là dove sorgono i resti di Agrimonda, deposito di fitofarmaci incenerito da un incendio nell’ormai lontano 1995. La pazienza di Ciro Tufano e sodali, membri del Comitato Ambiente e Territorio che da anni combatte per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente, è ai minimi termini: da qualche settimana sono stati nominati finanche i commissari ad acta, i quali devono provvedere a sollecitare ulteriormente, e definitivamente, i Comuni di Mariglianella e Marigliano al rispetto delle misure di emergenza che sono chiamati ad adottare, data la gravità della situazione da tempo conclamata anche dall’ARPAC.
Tuttavia il lavoro dei suddetti commissari, gli avvocati Antonino Galletti e Isabella Luciani, come da pronostici risulta già in salita. Stando a quel che riporta proprio Ciro Tufano, grosse difficoltà risultano dal fatto che al momento i due comuni della Città Metropolitana di Napoli procedono mestamente verso la fine della legislatura ma senza la guida di un primo cittadino: Di Maiolo, a Mariglianella, si è dimesso per potersi rilanciare in vista delle regionali e Carpino, a Marigliano, ha fatto altrettanto in seguito all’arresto per l’indagine che lo vede protagonista. Pare che lunedì la Luciani, venuta apposta da Roma per recarsi presso il Comune di Marigliano, non abbia trovato il segretario generale e sia stata accolta dal presidente del consiglio, Vito Lombardi, politico di riferimento della frazione di Lausdomini, quella più interessata dalle vicissitudini dell’ex sito Agrimonda. Scarne, però, sono sembrate le preoccupazioni di Lombardi, papabile nuovo candidato a sindaco del PD, il quale avrebbe portato all’attenzione del commissario il fatto che si tratterebbe di un problema che coinvolge esclusivamente la città di Mariglianella. Tuttavia il Comitato guidato da Tufano ha sempre sottolineato il contrario, offrendo tesi scientifiche a supporto: sia l’inquinamento atmosferico che quello delle falde acquifere coinvolgerebbe, eccome, anche i cittadini mariglianesi, in particolare quelli che vivono nelle immediate vicinanze del sito.
Più nitida la situazione a Mariglianella, dove l’attuale assessore ai lavori pubblici Arcangelo Russo ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco, tesa a sostituire l’ex primo cittadino Felice Di Maiolo ma offrendo una certa continuità politica di governo locale. Ad appoggiarlo, per il momento, c’è la lista Liberi di volare, il cui manifesto si propone di “continuare l’opera di ammodernamento del paese, tenendo fisso lo sguardo verso il futuro e mostrando riconoscenza nei confronti di quanti prima di noi si sono spesi per il nostro territorio. La città che sogno per i prossimi anni è innanzitutto un paese in cui i giovani e le loro attese avranno il primato nelle scelte amministrative. Ambiente, cultura, sviluppo urbanistico saranno gli ambiti principali a cui dedicheremo le migliori energie negli anni futuri”. Ambiente come parola d’ordine nelle intenzioni già espresse dal candidato, il quale però non incassa il benestare del Comitato Ambiente e Territorio. Ciro Tufano ci va giù duro infatti: “l’assessore non si è mai degnato di venire sull’area per vedere il da farsi o comprendere di persona il motivo dei nostri disagi. Se non ci sarà discontinuità politica e amministrativa, purtroppo continueremo ad assistere a indifferenza, immobilismo e scaricabarile”.
In attesa che la campagna elettorale entri nel vivo, ma soprattutto in attesa che i commissari ad acta possano concretamente iniziare a lavorare per risolvere il dramma Agrimonda, a tutela dei cittadini, è proprio Tufano a invitare ufficialmente i candidati a recarsi sul luogo, al fine di “poter effettuare un monitoraggio gratuito a naso”, dato che una centralina di rilevamento non è mai stata installata nonostante i proclami. I cittadini esigono rispetto e chiedono con insistenza interventi rapidi e decisi: non è tollerabile che da qualcuno l’ex sito Agrimonda venga definito, non si sa con quale intento goliardico o provocatorio, un “centro benessere sulfureo”.
“Noi cittadini continuiamo a riscontrare in questa estate rovente l’indifferenza più totale da parte degli amministratori di Mariglianella e Marigliano nell’affrontare i problemi quotidiani dell’area ex Agrimonda che possono andare dalla pulizia del sito, alla urgente e necessaria disinfestazione, dovuta alla proliferazione di malattie infettive causate da batteri patogeni, virus protozoi parassiti, nonché a causa del deposito di uova di zanzare e dalle carcasse di ratti!” ribadisce Tufano.