Ercolano. Movimento 5 Stelle, una poltrona per due

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A pochi mesi dalle elezioni amministrative per il Movimento 5 stelle di Ercolano due pretendenti candidati a Sindaco. A chi sarà assegnata la poltrona e con essa il simbolo? Ai facilitatori l’ardua sentenza.

 

Il consigliere uscente del M5S di Ercolano è Gennaro Cozzolino eletto nel 2015 con il 7,67% di voti. Il risultato fu ottenuto quando il gruppo dei cittadini che sosteneva il M5S, il “Meetup”, era compatto e unito.
Poi, a distanza di qualche anno da quella elezione, il gruppo iniziò a sfaldarsi, come quasi in tutti i gruppi del territorio nazionale, e a contestare l’operato del suo portavoce, il quale, aveva cominciato a portare solo la sua voce, e non più quella del gruppo. Infatti già dal 2017 molti presero distacco dal Cozzolino, fino a che l’intero meet up, rese distanze ufficiali e comprovate nel 2019.
Così, negli ultimi anni a rappresentare il M5S della ridente cittadina alle falde del Vesuvio, ci sono state due espressioni, due anime, quella del consigliere e quella del Meetup.
La prima, più “politico-istituzionale”, all’interno dell’assise comunale; la seconda, più civica, portatrice di istanze, di controllo e di sorveglianza dei diritti dei cittadini. I militanti della seconda, nonostante le difficoltà e i dissensi, hanno continuato il percorso, non facendo sconti a nessuno, neppure al loro stesso ex-rappresentante. Ovviamente, il tutto nel silenzio-assenso totale dei vertici del MoVimento 5 Stelle, i quali sono stati affaccendati in faccende ben più importanti.

Oggi, all’alba delle elezioni amministrative, ad Ercolano vi sono due liste che vogliono rappresentare il M5S: quella del Meetup che ha espresso Pierluigi Sorrentino come candidato a sindaco, e quella del consigliere uscente Cozzolino. Entrambe hanno chiesto l’uso del simbolo del M5S.

La patata bollente è passata nelle mani dei cosiddetti “facilitatori”. Lo scorso lunedì si è tenuta una video conferenza, con i due pretendenti e i due facilitatori addetti alle relazioni interne, il deputato Luigi Iovino e il senatore Agostino Santillo.
La figura del “facilitatore”, una invenzione tutta “grillina” da poco istituita, ha il compito di facilitare tutte le questioni dello scibile umano. In questo caso questioni interne al MoVimento.
In un recente passato questioni simili, venivano sbrigate da strutture ombra non legittimate che consentivano a capi e capetti di spadroneggiare.
A breve i due facilitatori dovrebbero comunicare l’atteso verdetto.
Abbiamo chiesto al facilitatore, nonché deputato, Luigi Iovino, quali siano i parametri di valutazione che indurranno alla scelta del candidato sindaco per la città di Ercolano. L’onorevole non è entrato nel merito della questione perché essa è “molto delicata”.
Forse per un facilitatore la risposta ad una domanda tanto semplice diventa complicata quando non può essere trasparente? Forse i metodi saranno gli stessi di prima?! E Forse sono dettati sempre dagli stessi?!
Forse sono cambiati gli anelli di congiuntura ma i cerchi restano comunque magici?!
Eppure parte della base aveva grosse aspettative da questa nuova figura. Una figura che in un momento tanto difficile per il progetto movimento 5 stelle, dovrebbe dare grandi esempi di trasparenza e onestà intellettuale. C’era un tempo in cui il MoVimento in casi come questi si comportava in maniera salomonica, non rilasciando il simbolo a nessuno. Ma è solo un ricordo lontano. E’ da tempo che non è più così. A Napoli si dice “A chi figlio e a chi figliastro” che significa due pesi, due misure.
Ed in questo meccanismo, il peso e la misura è direttamente proporzionato all’asservimento.

To be continued….