Dopo i drammatici giorni vissuti in Emilia Romagna a causa della tragedia idrogeologica, l’intera Italia ora è in allarme.
Si cerca di prevenire un evento che potrebbe causare danni a migliaia di persone e che, purtroppo, è sempre ancora troppo sottovalutato.
Nella lista nazionale di regioni più a rischio nella tematica del disastro ambientale, la Campania è al terzo posto. Dissesto idrogeologico, terremoti, eruzioni vulcaniche improvvise, le aree più a rischio in questo senso sono sicuramente le isole (si ricordano gli eventi degli ultimi anni che hanno sconvolto Ischia), la penisola sorrentina, la zona costiera del Cilento, Sarno, Caserta e Avellino.
In tutti i capoluoghi il rischio di frane, terremoti e dissesti idrici è molto alto e mette ora in allarme l’intera regione e le aree maggiormente sensibili in anteprima di disastro ambientale. Secondo le ultime statistiche dell’Ispra, l’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la percentuale di pericolo ambiente più alta si riscontra a Napoli, con il 13,1 %, seguita da Salerno e Benevento rispettivamente con il 12,8 e 11,2 %.
Purtroppo la preoccupazione nazionale è arrivata, ancora una volta, dopo un episodio che ha letteralmente sconvolto un’intera regione, l’Emilia Romagna, che ora è in estremo affanno a causa della scarsa prevenzione ambientale.



