Era molto attesa la consueta diretta del venerdì del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in seguito alla decisione del governo nazionale di inserire la regione nella zona gialla, quella che prevede un rischio moderato in relazione all’attuale emergenza epidemiologica da Covid19.
Ecco le parole del presidente De Luca.
“Avrei preferito una linea unitaria di rigore per tutto il Paese, avrei preferito la chiusura di un mese di tutto. Il Governo ha scelto questa linea e credo che non sia efficace”. Un lockdown “ci avrebbe aiutato a frenare il contagio, anziché avere un calvario di ordinanze, di decreti uno ogni 48 ore che ha finito per creare sconcerto ai cittadini, per non dare mai la percezione della gravità della situazione, per creare conflitti tra categorie economiche e per creare anche conflitti territoriali”, ha aggiunto il governatore. Per De Luca la linea scelta dall’Esecutivo “non è efficace perché non risponde all’obiettivo di fare prevenzione, ma interviene dopo che il contagio è già avvenuto”. “Oggi – ha rincarato – si corre ai ripari, ma si corre ai ripari avendo perduto, a mio parere, settimane di tempo preziose”. “Non dobbiamo aspettare il momento nel quale il contagio ha un’esplosione e diventa incontrollabile, ma dobbiamo intervenire prima. Lo so che quando la situazione sembra tranquilla è più duro dover dire che dobbiamo attuare delle restrizioni, ma la prevenzione significa questo, intervenire prima che il problema scoppi, sennò è perfettamente inutile”, ha concluso.
“In Campania ieri avevamo 175 ricoverati in terapia intensiva rispetto a 600 complessivi. Abbiamo raddoppiato, rispetto a gennaio, i posti di terapia intensiva e fra due mesi ne avremo 800 disponibili. Per quanto riguarda i posti letto di degenza, tra pubblico e privato abbiamo complessivamente 3.160 posti letto disponibili, a fronte di 1.660 ricoveri”, ha concluso il governatore.
“Dobbiamo tenere gli occhi aperti perché altrimenti andiamo non in zona rossa, ma in zona strarossa. I dati che abbiamo oggi in Campania ci devono preoccupare e nessuno pensi di festeggiare. Non c’è niente da festeggiare, dobbiamo essere ancora più rigorosi”, ha aggiunto chiedendo ai campani di fare “tutti quanti insieme un grande sforzo unitario collettivo per contenere il contagio con comportamenti responsabili”. “Faccio un appello ai sindaci, intanto dei Comuni più grandi, perché riducano del 50% la mobilità, mettano in piedi piani di controllo – ha proseguito – chiedo anche alle forze dell’ordine di essere rigorosi nel perseguire chi non indossa le mascherine e controllare che dopo le 22 non ci sia un’anima viva in giro, soprattutto nei fine settimana”. Il governatore ha parlato di “sacrificio che non mi pare enorme” ossia “non andiamo a passeggio quando è inutile e indossare sempre le mascherine”.
(Fonte askanews.it)