A distanza di un anno dallo scoppio della pandemia troppi ancora i positivi, in costante aumento anche nei paesi di provincia. Ad oggi, tra tutti i paesi dell’agro nolano, la città bruniana è il comune con il più alto numero di contagi. Contro la crisi economica, pronto un distretto commerciale.
Da giallo ad arancione, sono passati solo pochi giorni da quando la Regione Campania ha assistito all’ennesimo cambio di colore. Una decisione che non ha lasciato senza parole. Si respirava già da tempo aria di cambiamento. In realtà, non era poi così difficile immaginarlo, bastava fare quattro passi sul lungomare di Napoli, assediato fino a qualche settimana fa da vere e proprie orde barbariche. Nessuna esagerazione, a parlare sono i fatti e le tante immagini giunte sulle prime pagine dei principali notiziari nazionali. Una calca di persone che non ha risparmiato neanche gli stretti vicoli storici, giungendo fin nel cuore della città. La zona rossa, a questo punto, sembra essere davvero dietro l’angolo. Eppure, nonostante le sfumature cromatiche, i controlli sono davvero pochi, soprattutto nei paesi di provincia dove saltuariamente si intravedono i lampeggianti dei carabinieri durante i posti di blocco.
Un quadro delicato, quello attuale, che a distanza di un anno dallo scoppio della pandemia in Italia non riesce ancora a voltare pagina. L’aumento dei casi non passa inosservato e la chiusura delle scuole in tanti comuni campani ne è la prova, diretta conseguenza di una situazione difficile da gestire. Nell’agro nolano, con scuole chiuse fino a fine febbraio, non mancano i bollettini quotidiani dell’Asl. Il Comune di Nola per il momento detiene il numero più alto di positivi con 128 persone che hanno contratto il virus e 159 persone in sorveglianza sanitaria. A seguire i due comuni di Palma Campania con 73 positivi e Marigliano con 69 positivi attivi. Sulla soglia della cinquantina i comuni di Saviano, che quest’anno ha dovuto rinunciare allo storico carnevale, dove si contano ben 55 positivi con 105 cittadini in sorveglianza sanitaria, Cicciano con 56 positivi attivi e Cimitile con 51 persone che hanno contratto il virus. Tutti gli altri comuni limitrofi restano al di sotto della soglia 30, fatta eccezione per Roccarainola e Visciano, rispettivamente con 32 e 42 positivi attivi.
In questo tunnel, però si intravede uno spiraglio di luce. In particolare, nella città bruniana l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaetano Minieri, voterà nei prossimi giorni la delibera di giunta per istituire il distretto commerciale. Una misura necessaria al fine di fronteggiare le problematiche derivanti dalla pandemia, nonché strumento in grado di aiutare il rilancio delle attività commerciali del paese, garantendo nuove modalità di finanziamenti per la riqualificazione urbana, gli eventi e la digitalizzazione dei servizi. «Abbiamo fortemente a cuore le sorti del commercio cittadino. Lo stesso va riorganizzato cogliendo i nuovi bisogni. In tal senso stiamo lavorando all’istituzione del distretto commerciale che rappresenta un’interessante strumento che la legislazione regionale mette a disposizione. Attraverso lo stesso potremo rilanciare l’appeal del centro storico e non solo, implementando i servizi, valorizzando, al tempo stesso, lo straordinario patrimonio culturale, materiale e immateriale. Se Nola torna ad essere un vero attrattore, anche il commercio ne trarrà benefici. La cosa importante è sviluppare questo discorso in maniera aperta coinvolgendo, come stiamo facendo, tutti i soggetti in gioco», afferma il consigliere comunale, Lucianna Napolitano Bruscino.