NAPOLI – “Sul reddito di cittadinanza in questi giorni i si è fatta una campagna vergognosa”. Così Giuseppe Conte in un breve comizio davanti a circa 150 sostenitori altrove Sanità di Napoli, dove il M5S ha presentato i candidati al Consiglio Comunale.
“Trovo vigliacco, trovo folle – ha aggiunto Conte – che esponenti politici che già godono di un buon reddito pretendano di abrogare una misura di civiltà nei confronti di chi non ha nulla. Che visione di paese si può avere se si vuole abrogare – ha concluso Conte – una misura di protezione che ha consentito di aiutare un milione di nuovi poveri ad affrontare la pandemia? L ‘Italia ci é arrivata tardi ma grazie al M5S”.
L’ex premier mattatore in strada
Un breve comizio davanti a sostenitori e candidati alle Comunali di Napoli, poi un lungo giro a piedi, con fuori-programma estemporanei. Comincia così, dall’ ultrapopolare Rione Sanità di Napoli, il rione di Totò, dove si concentra una quota consistente di percettori di reddito di cittadinanza, il tour elettorale di Giuseppe Conte. In 150 circa lo hanno atteso per due ore davanti alla Basilica di S. Maria alla Sanità. Poi il neo-leader del Movimento 5 Stelle si è incamminato a piedi per il rione, seguito da un gruppo di simpatizzanti.
Passa un minibus dell’ ANM , e si ferma nel traffico, e Conte sale a bordo e saluta l’ autista ed i passeggeri. Poi entra nell’ abitazione di una ultracentenaria, un’ anziana di 110 anni con cui si intrattiene. Arriva una coppia di sposi in auto, che ha appena concluso la cerimonia in chiesa, ed il neo-leader di M5S, li raggiunge per gli auguri ed i selfie. Un candidato di “Cambiamo”, lista che appoggia il candidato del centrodestra a sindaco di Napoli Catello Maresca, lo saluta da un balcone. Conte si ferma e ricambia il saluto. Poi aggiunge: “senza polemiche”. Poi, tappe in numerosi negozi per stringere mani , ed in una nota pasticceria.
Qui Conte ha addentato un dolce e, guardando i fotografi, ha detto in napoletano: ” ‘ amma suffri'” (dobbiamo soffrire). Il pranzo è una pizza “San Marzano” in un noto locale , poi tappa nel Palazzo dello Spagnuolo, celebre per la scalinata del Sanfelice ed incontro con il padre di Genny Cesarano, il 17 enne ucciso all’ alba del 6 Settembre del 2015 in una “stesa” (sparatoria intimidatoria) di camorra.