Alfa, calo nel mercato cinese: gli operai trasferiti a Cassino rientrano a Pomigliano

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il 9 ottobre prossimo saranno costretti a rientrare con un anno di anticipo rispetto agli accordi sottoscritti quasi tutti i trasfertisti della FCA di Pomigliano, operai che da marzo, ogni giorno, stavano andando a lavorare nell’impianto ciociaro nell’ambito di un’operazione di supporto al lancio delle nuove produzioni premium Alfa Romeo Stelvio e Giulia. Due settimane fa erano già rientrati a Pomigliano 46 dei 320 trasfertisti, in questa circostanza soprattutto a causa dell’eccessivo stress determinato dal pendolarismo in un impianto, quello di Cassino appunto, molto distante dall’area napoletana. Ora però si è aggiunto un altro problema e cioè le modifiche alle normative di esportazione per gli stock dei prodotti premium destinati al mercato cinese, che hanno determinato una contrazione dei volumi nello stabilimento laziale. Ciò ha indotto FCA a interrompere le attività di altri 253 trasfertisti partenopei. Rientreranno a Pomigliano il prossimo 9 ottobre, un anno prima di quanto programmato dall’azienda. A Cassino resteranno solo altri 30 operai della fabbrica che produce la Panda.