Volla. Ancora scricchiolii nella maggioranza

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Il Borgomastro “offende” i suoi consiglieri perchè fanno troppe commissioni consiliari.

 Troppe e troppo costose le Commissioni Consiliari. "Per un aumento non giustificato della spesa degli organi politici istituzionali" il Borgomastro Guadagno invia una missiva "pasquale" (prot. N. 5203 del 22-03-2013) a tutti i consiglieri comunali e li ammonisce perché, a suo parere, c’è stato un "numero estremamente significativo di riunioni delle commissioni con il conseguente ammontare, altrettanto significativo, dei costi a carico del comune".

In altre parole, negli ultimi sei mesi, i consiglieri si sarebbero riuniti nelle rispettive Commissioni Consiliari troppe volte, e poiché ogni volta che si riuniscono percepiscono il gettone di presenza, per il sindaco avrebbero "intascato" un bottino troppo ricco, per le magre casse comunali. E allora, il primo cittadino si appella ad "un doveroso senso di responsabilità in relazione alla situazione di estrema difficoltà in cui versano le casse comunali", anche perché a suo dire "non è moralmente corretto chiedere sacrifici ai cittadini e ai fornitori se la classe politica non è la prima a dare un esempio di sobrietà e di uso oculato delle risorse pubbliche".

Così, chiede al Presidente del Consiglio "di acquisire una relazione dettagliata sul lavoro delle commissioni, sugli atti e provvedimenti esaminati e sulle relative decisioni adottate che vanno a giustificare un numero così elevato di riunioni". Ma, non solo. Nella epistola "pasquale" c’è anche dell’altro. Pare che con queste riunioni, i consiglieri vadano a curiosare o a invadere campi che non sono di loro pertinenza. Infatti, il Borgomastro chiede "un comportamento ispirato al rispetto delle norme in materia di competenza all’interno del comune perché – ricorda – le Commissioni svolgono attività consultiva solo per gli argomenti oggetto di deliberazione del consiglio comunale e non hanno competenza rispetto agli argomenti che sono rimessi per legge alle deliberazioni della giunta e soprattutto alle decisioni degli organi della gestione (e cioè i funzionari)".

Come a voler dire che non bisogna fare commissioni che costano e ficcano il naso nelle competenze altrui! Ma, i consiglieri non ci stanno e si ribellano. Infatti, "la Pasionaria" dei democratici, già antica anima socialista, Buonocore Maria Rosaria, in una missiva di risposta al "Podestà" (così è stato definito ironicamente il borgomastro da alcuni esponenti del partito democratico), recapitata a mano e protocollata in data 25 marzo u.s. (prot. 5284), scrive che si è sentita " offesa dalla lettera" e comunica che fino a quando non le saranno giunte le dovute scuse non parteciperà più a nessuna commissione consiliare. Quindi, sciopero ad oltranza da parte dell’ex vicesindaco di tre amministrazioni fa, che conclude la sua epistola di risposta: "Il sindaco copiando il suo predecessore, ha ritenuto che i consiglieri, quanto meno sanno, meno danno fastidio. Pretesto futile quello economico trattandosi di cifre piccolissime che non incidono minimamente sul bilancio comunale. L’insinuazione che i suoi consiglieri siano truffaldini rende onore e merito non solo a noi consiglieri, ma anche a lui stesso".

Intanto, i capigruppo di maggioranza e di minoranza hanno richiesto la convocazione di una conferenza "per far emergere i motivi reali delle questioni di cui il Sindaco non vuole che si discuta", come dice Pasquale Petrone dell’UDC. In un documento indirizzato al Borgomastro essi chiariscono che le commissioni permanenti "non hanno solo compito consultivo ma anche poteri referenti, redigenti, di controllo ed istruttori in ordine a tutti gli atti generali e alle materie di competenza del Consiglio Comunale". Ricordiamo che nel secondo semestre del 2012 sono stati spesi in tutto 9.000 euro per le presenze dei consiglieri comunali ai consigli e alle commissioni. Come dire che in media ogni consigliere ha percepito circa 100 euro al mese.

Forse, questo è solo un altro segno che la guerra è quasi scoppiata in seno all’amministrazione Guadagno. Si tratti di una futile questione di pecunia oppure di motivi più significativi… di invasioni di campo.
(Fonte foto: Rete Internet)