Alla ribalta lo scottante tema del debito contratto dal Comune con la ditta che doveva realizzare i lavori di un’area mercatale in via Cappiello. Il consigliere provinciale Carcatella: “Grande rischio di tracollo finanziario”.
«Sul terreno del contenzioso e dei debiti fuori bilancio l’Amministrazione Comunale di S. Giorgio a Cremano se vuole evitare un eventuale default o un interessamento della Corte dei Conti deve presentare un piano di intervento che chiarisca quale è lo stato dell’arte e come intende arginare una così complessa vicenda».
È quanto ha dichiarato Giorgio Carcatella, consigliere provinciale di Napoli della Federazione della Sinistra, alla luce del consiglio comunale che si è svolto ieri, martedì 25 settembre, incentrato sul "Lodo Cinquegrana", nome derivante da quello della ditta vincitrice dell’appalto sulla costruzione di un’area mercatale in via Cappiello, mai realizzata, e poi ricorrente contro il Comune. Il contenzioso tra le due parti, che ammonta a un milione ed ottocentomila euro, determinò un conflitto con un lodo arbitrale ritenuto illegittimo a seguito della sentenza della Corte d’Appello che ha chiesto alla pubblica amministrazione di pagare tutte le spese. Il consiglio comunale straordinario è stato chiesto da sei consiglieri d’opposizione per cercare di far luce su tale vicenda ma sembra che ad oggi l’amministrazione comunale non abbia dato direttive su come intende saldare tale ingente debito.
«È questo l’aspetto incredibile di tutto ciò perché l’amministrazione non è giunta a nessuna determinazione decidendo di opporsi alla sentenza della corte d’appello. Dal punto di vista politico si evince una mancanza di argomentazioni e progettualità della giunta Giorgiano – ha dichiarato ai nostri taccuini concludendo Giorgio Carcatella – I confronti assembleari servono se alla fine dei lavori si approva un documento, cosa che dopo il consiglio comunale non è accaduto. Sarebbe opportuno che il Sindaco illustri prima che sia troppo tardi qual è la situazione anche per l’edificio da realizzare per l’Istituto onnicomprensivo De Filippo. I silenzi ed i ritardi sui temi del contenzioso e della pressione fiscale vanno affrontati seriamente ed in modo pubblico spiegati per evitare che a pagare siano sempre i cittadini».