Gli addetti dei tre ipermercati di Afragola, Quarto e Avellino firmano un documento che boccia il piano presentato dal gruppo casertano e che chiede a Unicoop la rottura della trattativa di cessione all’azienda di Pastorano.
Ipercoop Campania: dal referendum dei lavoratori spunta il no alla cessione a Catone group. Ieri la maggioranza degli addetti dei tre ipermercati Ipercoop di Afragola, Avellino e Quarto ha chiesto di non trattare il passaggio della catena commerciale di Unicoop Tirreno con l’imprenditore casertano Castrese Catone, specializzato nel trasporto di merci alimentari. Quasi all’unanimità il verdetto raggiunto nella struttura flegrea e in quella irpina. Ad Afragola, invece, i 220 addetti sono stati chiamati a esprimersi su due documenti, il primo relativo al no all’ipotesi Catone e il secondo puntato alla mediazione finalizzata al mantenimento del contratto coop, una volta ceduti gli impianti all’azienda di Pastorano.
Alla fine il settanta per cento dei lavoratori di Afragola ha firmato per la prima opzione e cioè per il no a Catone. Solo una minoranza, sia pure consistente, ha sottoscritto la mediazione con il futuro partner scelto da Unicoop. Intanto stamane l’Usb, l’Unione dei Sindacati di base, organizzerà un sit-in davanti a palazzo San Giacomo. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha fatto sapere che riceverà una delegazione di lavoratori Ipercoop nel suo ufficio, alle undici. Ieri alcuni addetti aderenti all’Usb hanno incontrato, sempre a Napoli, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. “ Vogliamo che si tratti la cessione con le altre cooperative, quelle emiliane – dichiara Francesco Iacovone, coordinatore nazionale di Usb commercio – non possiamo consentire che Catone metta le mani sull’Ipercoop ”.
Intanto un documento fatto circolare nel web dall’Usb conferma le prime indiscrezioni: esuberi, cassa integrazione e riduzioni delle strutture. Tre paginette fotografate e fatte circolare nella piazza telematica di facebook attraverso il sito Usb Unicoop Campania. E’ il documento con cui i legali del gruppo Catone sintetizzano il piano industriale per gli Ipercoop della Campania, che l’azienda di trasporti casertana intende acquisire in blocco entro il 30 giugno di quest’anno. Una proposta che sta facendo serpeggiare forti timori tra i 700 lavoratori distribuiti nei tre ipermercati di Afragola, Quarto e Avellino e nei due supermercati di Napoli-Arenaccia e di Santa Maria Capua Vetere.
Per vari motivi. Primo: il gruppo Catone afferma che ci sono esuberi. Secondo: quanto trapelato dal tavolo di confronto Unicoop-Catone-sindacati, tenuto il 21 gennaio scorso nell’Ipercoop di Afragola, fa desumere che le eccedenze subito dopo l’eventuale accordo sindacale confluiranno in cassa integrazione per poi essere ricollocate nei tre nuovi supermercati della Catone, da realizzare a Napoli, e in quello di Salerno della Coop. C’è però un “particolare”: i supermercati non esistono ancora. Quel che è certo è che l’impresa di trasporti del Casertano vuole rimpicciolire gli ipermercati di Afragola e di Quarto cedendo contestualmente ad altre imprese della logistica. Da registrare anche dei diktat.
Leggendo il documento il “piano” Catone contiene alcune deroghe al contratto nazionale dei lavoratori del commercio. Qualche esempio: i trasferimenti negli altri supermercati ( sempreché li realizzino ) non dovranno prevedere rimborsi spesa e per tre anni gli scatti di anzianità saranno bloccati.


