Volontari al lavoro, ieri, per ripulire il fondale del bacino lacustre, che sta ospitando pesci di varie specie e uccelli migratori. Asportati centinaia di chili di rifiuti gettati in acqua dalla gente.
Con tute impermeabili e ramazze a caccia di rifiuti nell’acqua sporca del laghetto artificiale del parco pubblico di Pomigliano, unico grande polmone verde attrezzato dell’hinterland.
Mascherine sul viso, ieri mattina i volontari dell’ Anvvfc di Pomigliano, l’associazione dei vigili del fuoco in congedo, insieme alla G.E.V. Albatros del comune di Marigliano, hanno ripulito il fondo del bacino artificiale, che negli ultimi tempi è stato addirittura visitato da un airone e da due gallinelle, uccelli tropicali che hanno scelto come meta della rotta migratoria proprio questo specchio d’acqua, creato dieci anni fa sulla base di un progetto del comune. Alla fine dell’iniziativa sono state anche donate al parco e al suo laghetto due oche, che hanno suscitato la curiosità dei cittadini che hanno assistito all’evento.
Il bilancio della bonifica è stato di quelli da brivido: dal fondo del lago è stato estratto di tutto, bottiglie e buste di plastica, barattoli, pacchetti di sigarette. Centinaia di chili di rifiuti che rischiavano di distruggere la fauna che ormai popola questa importante struttura, abitata da centinaia di pesci di variegate specie d’acqua dolce.