Nola, il ritorno dell’Università Parthenope con due nuovi corsi

0
386

Federico Alvino annuncia la ripresa delle attività didattiche a Nola. Un ritorno che non vuole essere temporaneo: “Vogliamo riportare almeno un corso di laurea triennale sul territorio nolano”.

Sembrava un addio quello tra l’Università Parthenope e la città di Nola, invece lo scorso 27 settembre è stata ufficialmente annunciata la ripresa di alcune attività didattiche nella sede bruniana dell’ateneo.

Un corso di formazione in "Principi delle Scienze Giuridiche" dedicato a diplomati e la scuola di specializzazione per le professioni legali, queste le novità proposte dal rettore Claudio Quintano a quasi 2 anni di distanza dal trasferimento della facoltà di giurisprudenza, nel frattempo rinnovata in dipartimento secondo le ultime disposizioni ministeriali, nel nuovo plesso di Napoli in via Monte di Dio, Palazzo Pacanowsky. Una scelta forzata per gli organi di ateneo, indotta dagli ingenti costi di gestione delle strutture nolane, di proprietà e in fitto, come i locali del Teatro Umberto e del Multisala Savoia. Una scelta che suscitò polemiche da parte dei numerosi studenti che quotidianamente frequentavano le aule di piazza Giordano Bruno, per le quali si richiese il sostegno delle amministrazioni comunali, in primis quella di Nola, affinché il territorio non perdesse una risorsa culturale ed economica come l’università.

Dopo una serie di tavoli di incontro e riflessioni pubbliche tra università, istituzioni locali e studenti, si pervenne a un nulla di fatto. Con la presentazione dei nuovi bandi di iscrizione proposti dal dipartimento di giurisprudenza della Parthenope, si riapre dunque una partita che sembrava vinta, come annuncia il direttore Federico Alvino: «Due anni fa abbiamo dovuto interrompere le attività didattiche per razionalizzare spese che si erano rivelate insostenibili, oggi riprendiamo con 2 corsi rivolti a un’utenza ridotta ma molto qualificanti. Il corso di formazione in Principi delle Scienze Giuridiche offrirà un titolo finito ai diplomati con la possibilità di vedersi riconosciuti crediti formativi per insegnamenti universitari affini e allo stesso tempo potrà rappresentare un corso di perfezionamento per lavoratori già impiegati nella pubblica amministrazione».

«La scuola di specializzazione, per la quale il Ministero ci ha concesso l’autorizzazione lo scorso luglio, è invece rivolta a 30 laureati e prevedrà il doppio indirizzo giuridico-forense e notarile – sottolinea Alvino – Scegliendoci di posizionarci a Nola e privilegiare così il nostro tradizionale bacino di interesse con un’opportunità per la quale altre università in Campania hanno fatto richiesta invano, vogliamo rafforzare i rapporti con il distretto giudiziario provinciale e sviluppare le occasioni formative dei nostri studenti».

Mentre sono in corso le iscrizioni ai 2 nuovi percorsi didattici, si prospetta l’eventualità di una presenza continuativa dell’ateneo su Nola, che lo stesso Alvino caldeggia: «Ci auguriamo che questa iniziativa non rimanga un episodio. Il Comune di Nola, a differenza che in passato, si è mostrato molto sensibile in questa occasione e speriamo che dia una mano a noi e alla Procura, con cui condividiamo il Palazzo del Fascio, a trovare i locali idonei al proseguimento delle attività universitarie. Ipotizzando di poter utilizzare tutta la struttura di piazza Giordano Bruno, di cui godiamo comodato d’uso perpetuo, potremmo riportare un corso di laurea triennale nel territorio nolano».