In compagnia di Guido D’Agostino e del suo affascinante racconto sulla storia nolana, è stato presentato ieri, presso la Biblioteca del Seminario Vescovile, il ricco programma di appuntamenti culturali.
Giunta alla sua seconda edizione, la lunga kermesse nolana, promossa dal comune di Nola e dall’Associazione Meridies, grazie alla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, alla Curia e a numerose altre associazioni, è il risultato del lavoro di una fitta rete di interlocutori istituzionali pubblici e privati, che, mirando alla promozione della ricca storia nolana, tra percorsi itineranti e visite guidate, offriranno a turisti e appassionati l’opportunità di conoscere questi luoghi gratuitamente.
La collina di Cicala e il castello, il complesso monumentale di Sant’Angelo in Palco, il museo archeologico, il museo diocesano, i palazzi storici del centro, sono alcuni tra i principali itinerari predisposti dall’associazione Meridies, itinerari che prevedono quest’anno numerose iniziative dedicate al cinema, con la proiezione di cortometraggi, e alla letteratura, con la presentazione di libri. "Un viaggio alla riscoperta della cultura nei luoghi da sempre rappresentativi del vasto patrimonio storico–artistico–archeologico della nostra terra" – ha dichiarato l’assessore ai Beni Culturali Cinzia Trinchese – "Con il «Maggio dei monumenti e della cultura» si avrà l’opportunità di visitare la Nola d’arte scoprendo luoghi e percorsi insoliti di grande bellezza e di un forte valore storico artistico. A far da padrone sarà non solo il centro storico con le sue corti antiche ma anche la riscoperta di posti non sempre accessibili al grande pubblico come Castel Cicala con il suo planetario."
Si parte dunque col maggio nolano, in compagnia di Guido D’Agostino, professore emerito di storia moderna e contemporanea dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ieri, nella splendida cornice della biblioteca del Seminario Vescovile, dalla forte vivacità culturale settecentesca, ha appassionato i partecipanti in un affascinante ed avvincente racconto delle origini nolane e della "grande" storia di cui è stata protagonista Nola nei secoli. "La storia locale di una piccola città è da sempre considerata come una storia di seconda categoria, la dimensione del locale viene ritenuta il generale miniaturizzato. Ma vi è un errore in questa tesi: il locale non è una parte minore del tutto, al contrario, è fattore costitutivo del generale."
Così il prof. D’Agostino spiega le ragioni della erronea distinzione nel gergo comune tra la grande storia e la piccola storia (locale). Nola ha origini "strepitose", ricca di testimonianze classiche greche e romane, borgo medievale, città feudataria dalla notevole vita culturale, demanio regio nel 1500, protagonista della rivolta di Masaniello nel 1646, al centro della storica rivolta di Silvati e Morelli. Interessante inoltre la storia di Vincenzo La Rocca, raccontata egregiamente da D’Agostino. La Rocca, sconosciuto ai più, era un umanista nolano, impegnato per anni nella difesa dei confinati politici, antifascista, membro dell’Assemblea Costituente e della Camera dei Deputati per le prime due legislature.
Un pomeriggio dunque all’insegna della cultura e della storia locale, quella ritenuta "piccola", ma che in compenso è più propizia alla costruzione di una memoria di tipo forte.


