Un’amicizia nata dopo il concerto dello scorso 26 agosto. Il pubblico di Tufino rimane colpito dall’umiltà e dalla disponibilità dell’artista napoletana, e la invita per renderle nuovamente omaggio.
Una piazza in festa, tanti bambini, donne, giovani entusiasti ed uomini in doppio petto, hanno sfidato la pioggia per attendere lei, ‘la star dal cuore buono’. Maria Nazionale arriva con più di un’ora di ritardo, ma Tufino le riserva ugualmente un’accoglienza più che calorosa. E lei non è da meno. Ancor prima di scendere dall’auto si concede alle foto e agli abbracci di quelli che non sono solo fan, ma dei veri e propri amici. Poi, nella sobrietà del suo completo nero, fa il suo ingresso sul palco tenendo per mano il suo bambino. E fa fatica a nascondere l’emozione quando il professor Francesco Tortora, fondatore dell’associazione socio-culturale "O’ Spassatiempo", ripercorre i tratti salienti della sua ascesa artistica, dall’esordio al Festivalbar nel 1986 con ‘Ragazzo solo’ alla partecipazione al film "Gomorra" che le è valso la nomination al David di Donatello del 2009, come migliore attrice non protagonista.
Dalla musica al cinema, passando poi per il teatro. Un’artista a tutto tondo che quando prende il microfono ha poco tempo per i ringraziamenti: il pubblico reclama la sua voce e lei lo saluta sulle note della sua personalissima interpretazione di "Perdere l’amore". Con tanto di targa d’onore e omaggi floreali, lascia poi il palco per tagliare la torta ed aprire il buffet che il paese ha organizzato in suo onore.
Il tempo di qualche altro scatto e Maria non esita a concedersi alle nostre domande, raccontandoci il perché di un legame cosi forte con Tufino: «Di solito si va in giro, si fanno tante manifestazioni, ma poi arriva il momento di fermarsi, di concedersi una pausa. Io qui ho trovato un pubblico meraviglioso, sano, con dei principi ancora molto forti, per fortuna. Mi ricordo che dopo il concerto che ho tenuto qui la scorsa estate, restammo a mangiare una pizza insieme, e sono stata benissimo, mi sono rilassata e devo dire che non mi capita spesso».
Lei che ha varcato palcoscenici importanti, come quello per esempio del Festival di Sanremo, cosa prova poi quando invece si ritrova ad esibirsi in realtà più piccole, come quelle di paese?
«I palcoscenici importanti possono essere ‘da brividi’, ma dietro le quinte ci si ritrova in ambienti asettici, freddi, che non lasciano trapelare emozioni. Stare tra la gente regala invece sensazioni intense, forti, e ritengo che ogni tanto bisogna fermarsi e voltarsi indietro, stare con i fan ed emozionarsi con loro, perché sono loro la vera linfa di una vita artistica di successo».
Infine un accenno al suo futuro professionale, ci svela quali progetti ha in cantiere?
«Sicuramente. Sto preparando uno spettacolo al teatro Cilea di Napoli. Debutteremo il 28 novembre e finiremo il primo dicembre. Si tratta di un progetto bellissimo in cui oltre alle mie canzoni, è prevista la collaborazione di artisti importanti tra i quali, per fare solo qualche nome, anche Fossati e Battiato».
Ed è proprio a Napoli che Maria Nazionale tornerà nel pomeriggio per le prove del suo attesissimo spettacolo. Tra gli applausi generali congeda il suo pubblico, felice di aver regalato momenti di gioia ed evasione ad un paese dilaniato da mille problemi, ma che nella semplicità di piccoli eventi come questo, ritrova ancora il piacere di sorridere.