L’OMOLOGAZIONE RASSICURA, LA DIVERSITÁ SPAVENTA

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    Grazie al film “L”ottavo giorno”, gli studenti del Mercalli si sono immersi nel complesso mondo della diversità, scoprendo dolcezza e semplicità.
    Di Annamaria Franzoni

    Attraverso una trama drammatica, ma sempre sul filo della dolcezza e della semplicità dei sentimenti il regista Jaco Van Dormel ha condotto il gruppo degli allievi del Liceo Mercalli in un”altra esperienza nel mondo complesso della diversità talvolta negletta, talvolta foriera di processi di crescita e di liberazione, come nello splendido film “L”ottavo giorno” del 1996 (nella foto, un frame).

    Le vite di Harry, impegnato e stressato uomo d”affari di grande successo e di Georges, down fuggito dall”istituto che lo accoglie da quando ha perso la mamma, si intrecciano per un fortuito caso e mentre Harry fa sempre “ciò che si deve come si deve”, come la società gli impone, Georges fa “quello che vuole, come vuole”. Pertanto in questa trama fantasiosa e spesso irreale è l’emarginato, che aiuta l’integrato a cambiare e a liberarsi.

    Alla fine della proiezione l”emozionalità è stata altissima perchè il film ha toccato il vissuto di alcuni che, a fatica, tra sospiri e lacrime ci hanno offerto la loro splendida esperienza vissuta con persone down, della quale come Harry si sono arricchiti. Ognuno ha raccontato una storia: quella di A. di 22 anni e quella di C. di 14 anni sono state particolarmente commuoventi e hanno consentito di offrire un”esperienza di amore grande a tutto il gruppo riunito in cerchio, all”interno del quale anche chi non li conosceva li ha adottati come amici da cui apprendere l”amore, quello vero, puro e incondizionato.

    Le riflessioni più belle si possono così riassumere: il mondo per loro è un splendida fiaba, il nostro mondo è imperfetto per la loro purezza! L”irrealtà del mondo che li caratterizza li porta a dover essere isolati e nel loro isolamento non provano odio, anche quando sono emarginati e rifiutati.
    Dalla loro purezza, dalla loro semplicità quanto potremmo imparare! Forse per questo Dio riservò un giorno a parte per la loro creazione?

    Gli aspetti onirici del film sono risultati suggestivi, anche se inizialmente sono apparsi “strani”, ma poi nel corso della discussione sempre più “comprensibili” ai ragazzi, che hanno apprezzato moltissimo sia il testo cinematografico che le scelte del regista: la metafora della creazione del mondo, rivista in apertura del film da Georges e nel finale da Harry; il topo che canta l”opera, così come la scelta del ricorrente motivo popolare di Luois Mariano, il suo idolo messicano che si esibisce sul cofano dell”auto o altrove a mezz”aria, che inneggia alla figura materna , la sola che aveva dato a Georges amore incondizionato.

    Molto abbiamo anche riflettuto sul manager, tanto attuale, che insegna agli aspiranti dirigenti della banca come convincere il cliente, facendogli apparire di essere uguale a lui, sorridendo sempre e soprattutto imitandolo persino nei tic, oltre che negli atteggiamenti e nel linguaggio.
    L”altro si sente rassicurato nell”omologazione, teme il diverso!
    Dal nostro circle time è, in conclusione, emerso che “se l”anormalità ci contagia, la normalità si avvantaggia” perchè la arricchisce e la migliora con un apporto di genuinità , semplicità e ci aiuta ad uscire da mondi falsamente ovattati e lontani dai reali bisogni dell”essere umano, sempre più presenti nell”attuale società.
    (Fonte foto: Rete Internet)

    OSSERVATORIO ADOLESCENTI