“LA MERCALLI VA IN PENSIONE”

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    Si conclude il ciclo degli incontri dell”Istituto di Studi del Mediterraneo con le generazioni che si avviano al duro e faticoso lavoro di formazione e di ricerca. Di Annamaria Franzoni

    Giovedì 12 Aprile 2012, presso il Liceo Scientifico “G. Mercalli” di Napoli, la dott.ssa Sabina Porfido – ricercatore presso l’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, IAMC(Institute for Coastal Marine Environment) e presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR (National Research Council), ex studentessa del Liceo Mercalli – ha svolto un interessante seminario di formazione – orientamento sul passaggio epocale dell’ultimo lustro, dalla scala Mercalli alla scala d’intensità ESI 2007, nell’ambito del progetto “Il Consiglio Nazionale delle Ricerche va a la scuola e incontra gli studenti del Liceo Mercalli”.

    Tale progetto nato a seguito di un protocollo d’intesa tra il d. s. dott. Luigi Romano e il C.N.R. ha offerto la possibilità ad un vasto gruppo di allievi del IV e del V anno di conoscere la storia della vita di alcuni ricercatori e la variegata gamma dei settori che hanno reso grande e competitivo il nostro paese e la nostra regione in campo scientifico: le risorse messe in campo in particolare hanno avuto lo scopo di favorire l’opportunità di pervenire ad una scelta maggiormente consapevole della facoltà e dell’università per coloro che desiderano intraprendere un percorso di studi universitari che si presentano negli ultimi anni sempre più specializzati e variegati.

    «È stata una bella esperienza – ha detto la ricercatrice – ritornare nel mio Liceo…, quanti bei ricordi!» e dopo aver narrato la storia del C.N.R. e l’esperienza della propria vita di ricercatrice attraverso l’impegno profuso, a partire dal terremoto dell’80, è passata a descrivere quali siano la strade attualmente percorribili per accedere a tale professionalità, la Prof.ssa Porfido ha svolto una lezione dinamica e interattiva che ha catturato l’attenzione degli allievi delle classi V sull’ “intensità dei terremoti” in relazione alla classificazione degli effetti prodotti dal sisma sull’uomo, sulle costruzioni, sull’ambiente naturale.

    La ESI 2007, articolata su 12 gradi, è una nuova scala d’intensità sismica che integrando la scale già esistenti, fornisce un quadro più completo degli effetti del terremoto ed è utile anche in ambito preventivo. A seguito dei devastanti terremoti che hanno interessato il nostro Paese, in particolare quello del ’76 nel Friuli e quello dell’ ’80 che ha interessato particolarmente l’Irpinia e la Basilicata, gli studiosi italiani hanno osservato che l’intensità non poteva essere stimata in modo affidabile sulla base dei soli danni sulle costruzioni presenti sul territorio: gli effetti ambientali venivano invece trascurati nonostante alcuni di loro non soffrissero di simili limitazioni.

    Ecco quindi che la ESI 2007 (ENVIROMRNTAL SEISMIC INTENSITY SCALE) è il risultato di un processo di revisione durato otto anni, nato da uno studio avviato proprio da studiosi italiani che ha visto il coinvolgimento di scienziati, geologi, ingegneri, provenienti dalle varie parti del mondo nell’ambito dell’attività dell’INQUA e coordinati dal Servizio Geologico d’Italia dell’APAT.
    Alla richiesta della scuola partenopea di svolgere ulteriori di seminari, a malincuore la ricercatrice, dott.ssa Porfido, ha dovuto rinunciare perché impegnata in Centroamerica, per una attività di lavoro con studiosi provenienti da diverse parti del mondo.

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