Stamane riunione ad Afragola per discutere la linea da adottare nella vertenza. Intanto l’Unione dei sindacati di base organizza un presidio per domani, sotto il municipio di Napoli.
Si stanno profilando divisioni sindacali di non poco conto nella vertenza sulla cessione degli Ipercoop della Campania. Il sindacato autonomo Usb, storicamente schierato a sinistra, ha puntato l’indice verso Cgil, Cisl e Uil, accusati di essere “troppo morbidi”.
Intanto nell’ipermercato di Quarto, dove c’è una presenza marcata di attivisti Usb, sta prevalendo la linea della lotta senza quartiere contro l’operazione voluta dalla cooperativa toscana Unicoop di cedere tutto o quasi del comparto campano all’imprenditore casertano Castrese Catone, cognato del presidente del consiglio regionale Paolo Romano ( Popolo delle Libertà ). Un personaggio, Catone, contro il quale l’Usb si è più volte scagliato anche a causa della vicenda relativa all’arresto del 2011 per una sospetta bancarotta fraudolenta. Accade però che nell’ipermercato di Afragola, meglio controllato dai confederali, i lavoratori stamane saranno chiamati a esprimersi su due documenti. Uno, quello ispirato alla posizione Usb, finalizzato alla lotta e alla rottura delle trattative.
L’altro, quello Cgil, Cisl e Uil, più puntato alla mediazione. Ma il sindacato autonomo ha già deciso di portare in piazza gli addetti Ipercoop. Per giovedi mattina l’Unione di base ha organizzato un sit in davanti al municipio di Napoli. Obiettivo: incontrare il sindaco Luigi De Magistris.


