Centinaia di cittadini esaminati, team medico-scientifico a disposizione del paziente ed assistenza medica ospedaliera: grande successo di pubblico per la prima giornata dedicata alla prevenzione dell’ictus.
Se la ‘prevenzione’ chiama, il cittadino risponde. Un’intuizione diventata una certezza, in seguito alla giornata dedicata alla lotta contro l’ictus, tenutasi lo scorso 15 dicembre in Piazza Duomo a Nola.
Prelievi ed esami specifici gratuiti, volti ad individuare l’eventuale predisposizione dei pazienti all’insorgenza di patologie ischemiche, hanno attirato cittadini entusiasti di agire concretamente in difesa della propria salute. Un successo che ha soddisfatto il personale medico impegnato nell’iniziativa, tanto da pensare ad un ‘sequel’, come ci spiega il dottor Pasquale Scala, responsabile del reparto di Neurologia dell’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola:
«La prima giornata dedicata alla prevenzione dell’ictus, tenutasi lo scorso 15 dicembre a Nola, ha ottenuto un grande successo di pubblico. Durante tale manifestazione sono stati svolti esami su 140 cittadini consistenti in prelievi del sangue, ecodoppler tsa e transacranico. Una diagnostica di eccellenza realizzata anche grazie al nostro direttore sanitario, Luigi Stella Alfano, che ha permesso in tal modo di evidenziare il sommerso rischio di incorrere in un ictus per i pazienti che hanno deciso di sottoporsi allo screening preventivo. In seguito agli esami svolti, i cittadini sono stati distribuiti in ordine di rischio crescente. Li abbiamo quindi contattati ed ogni lunedì vengono ricevuti nel nostro ambulatorio, in gruppi di 20 pazienti e laddove necessario vengono sottoposti a terapie specifiche per le anomalie riscontrate. Si può definire una sorta di follow up del paziente a rischio ictus».
Da cosa nasce tale manifestazione?
«E’ un’iniziativa che stiamo portando avanti nell’ambito del progetto “Stop ictus”, che prevede nuove manifestazioni dopo quella tenutasi in Piazza Duomo. La prossima si terrà eventualmente nel corso del mese di gennaio, anche se non abbiamo ancora definito luogo e data dell’evento. Quel che è certo è che abbiamo in programma diverse iniziative mirate a portare avanti il progetto di prevenzione contro l’ictus.
Che cosa ha significato per voi medici di una realtà come quella dell’Ospedale di Nola, sottoposta spesso a critiche e denigrazioni, ottenere una risposta così positiva da parte del pubblico?
«Come ho già sottolineato in precedenza, la risposta del pubblico è stata positiva e quest’apertura verso tali impegni sociali ci rende orgogliosi e denota stima e fiducia verso il personale medico e tecnico scientifico,che da parte sua ha dimostrato grande umanità nei confronti del paziente. Questa collaborazione medico-cittadino ha fatto sì che il concetto di prevenzione prendesse posto nella coscienza comune».
Infine largo ai ringraziamenti … mi ha detto che ci sono diverse persone a cui è grato perché senza di loro la manifestazione non avrebbe avuto il successo riscontrato.
«Sì, mi permetta di ringraziare il direttore Luigi stella Alfano, il Rotary club nella persona del presidente Leonardo Napolitano, il dottor Felice Nappi, il dottor Carmine D’Alia, la dot.ssa Virgina Strocchia, e i tecnici che hanno partecipato a questo evento, in particolare la dott.ssa Rosaria Rea, addetta all’eccolpror transcranico oltre che Lia Zaccaro e Pasqualina Polise. Infine, ma non perché ultimi, desidero dire grazie agli infermieri Antonio Lucania, Raffaele Romano, ValerioLacco e Margherita Meo, per la loro preziosa collaborazione».
L’appuntamento dunque è alla prossima tappa della campagna “Stop ictus”, perché la «prevenzione è il primo passo verso la guarigione».