I Gigli nelle originali interpretazioni degli artisti nolani

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Stasera ultimo appuntamento con “De Materia” presso il convento di Santo Spirito a Nola.

Nel ricco calendario degli eventi del "Giugno Nolano", si è distinto tra gli altri, l’interessante De Materia, un affascinante ed insolito salone espositivo dell’arte quale interpretazione dell’appassionante, avvincente e suggestiva millenaria Festa dei Gigli.

L’evento, non è solo una mera esposizione delle opere d’arte rievocative dei gigli. Esse sono inserite ad hoc in un meraviglioso scenario celebrativo della costruzione del giglio. L’ingresso nel convento di Santo Spirito, che molti non sanno essere stato il carcere mandamentale della città, immerge il visitatore in un vero e proprio passaggio attraverso gli ambienti, i suoni e le luci evocative della realizzazione dei maestosi obelischi. La calda atmosfera dei colori ed i rumori della lavorazione del legno sono il sottofondo alla visita della mostra. Si tratta di un’installazione sonora dell’artista Giovanni Meo, che rimanda a sensazioni legate alla festa eterna.

In questo modo alquanto alternativo di fare cultura, sono coinvolte le maestranze locali, negozi e professionisti, da anni leader dei settori dell’architettura, del design, dell’arte e degli eventi, che pongono l’imprenditoria nolana ai vertici del mercato Made in Italy. Gli artisti "mescolano" all’arte del giglio, il design, proponendo oggetti, pitture, sculture e installazioni. Da Nunzio Meo, artista famoso per la lavorazione della carta, che propone "Il ritorno", un obelisco alto 3,50 metri creato con pezzi di cartone da imballaggio, a Gianfranco Coppola, col "Ritorno a Nola", un parallelepipedo a base quadrata in ottone le cui pareti rievocano le immagini dell’arrivo di Paolino in barca, la cui luce interna fa pensare ad una curiosa ed originalissima lampada.

E poi c’è "Lilium" (foto), un obelisco stilizzato rivestito di tessuti colorati, piuttosto caldi, tradotto in un appendiabiti; si forgia alla sua base nella funzione di vaso, da cui infatti, si erge proprio un fiore di giglio che infonde all’ opera una sorta di dinamismo. L’artista nolano, Mimmo D’Alessandro, ha proposto proprio l’elemento primario da cui nascono le splendide macchine da festa, il giglio, un genere di piante appartenente alla famiglia liliaceae, da cui il nome all’opera "Lilium". Originale l’opera di Gimmi Devastato "Gigligi", un piccolo giglio sospeso e riflesso sul fondo a specchio di un lavatoio, che permette una visualizzazione inedita del giglio: la visione dall’alto!

Dunque si scorge il giglio mutevole ai soffi del vento che si scompagina e poi si ricompone, un eccellente composizione artistica. L’originale rassegna si conclude questa sera, tra la i gigli in concerto e una città in continuo fervore…