In vista della scadenza del 30 maggio, ecco quali sono gli sgravi possibili per i soggetti e le famiglie di diversamente abili.
Il modello 730 è lì, pronto per essere compilato in attesa del termine massimo per la sua presentazione.
Le scadenze da non dimenticare, ricordiamo, sono le seguenti: 31 maggio, presentazione 730 a Caf o intermediario abilitato. 2 maggio/30 giugno, presentazione modello Unico in versione cartacea. 16 giugno scadenza saldo e primo acconto Irpef. 16 luglio, scadenza saldo e primo acconto Irpef con maggiorazione dello 0,40%. 30 settembre, presentazione, via telematica, modello Unico.
Ma scopriamo, più nel dettaglio, quali sono le spese che i diversamente abili, e le loro rispettive famiglie, potranno detrarre dalla dichiarazione dei redditi:
Detrazioni mediche – Soltanto per determinate spese sanitarie (analisi, prestazioni chirurgiche e specialistiche) e per l’acquisto di mezzi di ausilio è riconosciuta una detrazione dall’Irpef del 19% per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro. Saranno accettate integralmente, invece, le detrazioni del 19% per le spese sostenute in caso di trasporto in ambulanza del disabile, per l’acquisto di poltrone per inabili e minorati non deambulanti e di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale, l’acquisto di arti artificiali per la deambulazione, la costruzione di rampe per l’eliminazione di barriere architettoniche esterne ed interne alle abitazioni e l’adattamento dell’ascensore per renderlo idoneo a contenere la carrozzella. Le detrazioni elencate, vengono riconosciute sia al disabile o al familiare che lo accudisce.
Spese per disabilità gravi e permanenti – I costi per sostenere l’assistenza sono interamente deducibili sia dal contribuente che dai suoi familiari, anche quando il soggetto che ne usufruisce non è a carico dei familiari. Tutte le spese devono essere documentate da fatture e scontrini fiscali, dove deve essere riportato il codice fiscale del contribuente e la descrizione della spesa.
Spese per non vedenti e sordomuti – I disabili visivi, insieme ai loro familiari, possono detrarre dall’Irpef il 19% delle spese sostenute per il mantenimento dei cani guida. Anch’esse devono essere documentate e non devono superare 516,46 euro, il che comporta una detrazione massima di 98,12 euro. Le spese sostenute per i servizi di interpretariato da parte di sordomuti o loro familiari sono invece completamente detraibili.
Spese per accompagnamento – Sono spese detraibili integralmente anche quelle sostenute per i mezzi di accompagnamento, necessari per la deambulazione, la locomozione e il sollevamento. Per autoveicoli e motoveicoli atti a facilitare l’autosufficienza del portatore di menomazioni permanenti la detrazione viene applicata su un solo veicolo e per un importo massimo di 18.075,99 euro.
Spese per badanti – Le spese per l’assistenza alla persona sono detraibili al 19% per un importo massimo di 2.100 euro e solo se reddito non supera complessivamente i 40.000 euro annui. Le spese per gli addetti all’assistenza di portatori di persone non autosufficienti includono non solo l’assistenza casalinga ma anche le rette pagate per istituti di ricovero e cura.
(Fonte foto: Rete Internet)
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