Volla, niente assistenza scolastica per figli disabili. La rabbia delle mamme

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Volla. Mamme protestano per mancanza di assistenza scolastica per i figli disabili:

Volla. Da oltre un mese ai minori disabili che risiedono nella città non viene garantita assistenza specialistica e materiale da parte di personale OSA a scuola. Le mamme dei piccoli hanno più volte segnalato questa situazione di grave disagio per i loro figli. Infatti, questi bambini si trovano ad essere sprovvisti di un servizio per loro essenziale e a non poter vivere serenamente le loro giornate a scuola.

Purtroppo, nonostante i tanti appelli e le numerose richieste di aiuto da parte delle mamme agli istituiti scolastici e al Comune, il problema ancora non trova soluzione.

“Abbiamo bisogno di aiuto. Siamo stanche”. È forte il senso di sconforto e di rabbia nelle parole delle mamme vollesi che dal mese di febbraio stanno protestando contro la mancanza di assistenza specializzata per i loro figli disabili a scuola. Per i bambini e le loro famiglie la situazione sta diventando insostenibile e non sembrano esserci segnali di possibili soluzioni nell’immediato. I minori frequentano tutti le scuole materne, elementari e medie e sono affetti da forme di disabilità anche molto gravi in alcuni casi. Per questo a scuola hanno bisogno di diverse figure specializzate (OSA, OSS, OSSS, ASA, OTA), come si evince dal PEI, il piano educativo individualizzato, strumento per la didattica inclusiva a favore di alunni “speciali”. Nella città di Volla, così come in altri comuni, questo servizio è garantito dal Comune stesso tramite un bando con cui si affida l’incarico a cooperative che possiedono i requisiti richiesti.

Lo scaricabarile

A febbraio di quest’anno però il servizio è stato interrotto.  Per questo le mamme hanno chiesto dapprima spiegazioni agli istituti scolastici senza ottenere risposte concrete ed entrando in un vortice di ritardi burocratici e di “scaricabarile” di responsabilità tra scuola, amministrazione comunale ed enti incaricati. Infatti, dalle scuole i genitori dei piccoli sono stati indirizzati al Comune.

Dagli uffici municipali sono stati invitati  a rivolgersi all’Ambito N24 che aggrega più enti ed ha il compito di progettare, organizzare e gestire in forma associata i Servizi Sociali. Nessuno riesce ad agire per ripristinare il servizio di personale qualificato a svolgere mansioni essenziali per questi bambini che hanno diritto allo studio come tutti gli altri.

La posizione del Comune

Il sindaco di Volla, Giuliano Di Costanzo, ha dichiarato che il disservizio è stato generato da un ritardo con l’espletamento della gara per l’anno scolastico 2022/2023, per un incarico di soli tre mesi. Dopodiché il servizio sarebbe stato prorogato con una nuova cooperativa che però non è riuscita ad attivarsi in tempo. La scuola al momento ha messo a disposizione collaboratori scolastici del personale ATA che non hanno però una formazione adeguata a svolgere le mansioni richieste per questi bambini.

Infine, il coordinatore dell’Ambito N24, il dottor Amedeo Cortese, in una articolo  del Corriere del Mezzogiorno,  ha ribadito che la responsabilità è del Comune e delle scuole e ha dichiarato( citiamo testualmente): “i Comuni sono tenuti ad erogare assistenza specialistica mentre l’assistenza materiale per legge è competenza delle scuole. L’ho spiegato anche alle mamme, non possiamo occuparci dell’assistenza materiale che è compito delle scuole per il tramite di collaboratori scolastici. Ad inizio anno l’Asl prescrive la figura che serve al minore, noi abbiamo garantito assistenza specialistica con una precisa procedura che su tre comuni è subito partita mentre con Volla ci sono stati problemi”. Intanto le mamme di Volla continuano a lottare e a protestare per il diritto allo studio dei propri figli, pur sentendosi sempre di più abbandonate a loro stesse.

Fonte immagine: rete internet.