[VIDEO] Marigliano, la protezione civile in prima linea nell’emergenza sanitaria e sociale

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Dalla legge 24 febbraio 1992, n. 225 che istituì il Servizio nazionale di protezione civile, consentendo così anche ai privati ed agli enti locali di partecipare alle attività, in quanto precedentemente esse erano esercitate in modo sostanziale solo a livello istituzionale, dall’esercito italiano e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, la protezione civile ne ha fatta di strada. Oggi, in tempi di emergenza e purtroppo in mancanza di una solidarietà sociale, chi si adopera in azioni finalizzate alla tutela dell’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente, è inevitabilmente protagonista.

L’associazione “La Salamandra” è un nucleo operativo emergenze di Protezione Civile, non l’unico in città, e si occupa di previsione e prevenzione, primo soccorso, gestione maxi eventi e calamità, supporto logistico e nucleo montano. L’associazione opera nell’ambito socio-assistenziale, sanitario, della tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e infine dell’educazione alla pratica sportiva e attività ricreative. 28 iscritti che nel tempo libero a disposizione si dedicano al volontariato per vocazione e amore del territorio in cui vivono: l’impegno è massimo in questi giorni di emergenza sanitaria e sociale, e i volontari dell’associazione fin dalle prime ore del mattino affiancano l’attività istituzionale, collaborando presso il Centro Operativo Comunale dove conferiscono, oltre al sindaco Peppe Josse quale massima autorità, la polizia locale (Comandante Nacar), la pubblica sicurezza (Comandante Sirico dei Carabinieri) e anche la funzione del volontariato, affidata proprio a Giuseppe Sepe, presidente del Nucleo Operativo “Salamandra” che abbiamo incontrato per l’occasione, insieme a parte della squadra.

Mattinate intense, trascorse al telefono per rispondere alle richieste e ai bisogni dei cittadini, ma anche tanta attività sul campo, con uno sforzo collettivo e personale teso alla tutela della comunità. Campagne di sensibilizzazione al rischio idrogeologico, servizio di ambulanza e polisoccorso, un grande impegno nella lotta contro i roghi tossici che caratterizzano in particolare le torride estati mariglianesi, ma soprattutto, ora, una presenza costante nelle tante sfide che la pandemia di Covid19 presenta: dal sostegno alle persone in isolamento all’assistenza nelle fasi di tamponamento.

In una società dove è sempre più difficile emergere, ma anche solo insediarsi, talvolta, fare parte della protezione civile (o di altre realtà di volontariato) permette alle persone di sentirsi finalmente utili, di attivare un’attitudine operosa e generosa troppe volte spenta da un senso di inadeguatezza dovuto al fatto che le migliori energie vengono disperse o trascurate da chi di dovere. L’auspicio è che non debbano servire altre gravi emergenze per mettere in risalto le reti virtuose e le singolarità che le animano con passione e altruismo sui territori.