[VIDEO] Marigliano, il 2021 propone un San Sebastiano alternativo: intervista a don Lino D’Onofrio

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Come sempre, anche se non si sa bene da quando, ogni 20 gennaio la città di Marigliano vive la giornata di festa dedicata al suo santo patrono: San Sebastiano, martire per aver sostenuto la fede cristiana e oggetto di un culto antico. Lo scorso anno la ricorrenza fece giusto in tempo ad arrivare, un attimo prima della pandemia di Covid-19 che da quasi un anno attanaglia la popolazione mondiale, e che questa volta impedirà lo svolgersi delle consuete celebrazioni.

Per l’occasione abbiamo incontrato don Lino D’Onofrio, parroco della Insigne Collegiata chiesa “Santa Maria delle Grazie”, con il quale abbiamo conversato proprio partendo dallo spunto offerto dalla festa del santo patrono mariglianese, che evidentemente quest’anno sarà meno festosa, ma non meno sentita.
Al fine di evitare assembramenti e di ottemperare alle norme anti Covid in vigore, la processione non avrà luogo: tuttavia saranno diversi i momenti da vivere anche in presenza (ma contingentati), all’interno della chiesa principale della città, a partire dalle ore 10. È previsto anche un intervento del sindaco Peppe Jossa, alle ore 11:30.

Una pandemia, quella di coronavirus, che non ha ridimensionato la portata dell’azione diocesana, anzi: la comunità guidata da don Lino ha saputo fare di necessità virtù, spostando l’asse liturgico (e non solo) sulle piattaforme social, favorendo dunque una nuova interazione virtuale, eppure molto concreta, come testimoniano i risultati raggiunti grazie allo spirito di iniziativa e all’unione delle forze. Lo dimostrano i video realizzati di recente, caricati sul canale Youtube della parrocchia, dove proprio da poche ore è possibile apprezzare anche una preziosa opera, dal titolo “Lo cunto di San Sebastiano”, costruita sulla bravura dell’attore Massimo Andrei (noto per le pillole video di Snack), coinvolto nel progetto ideato proprio da don Lino D’Onofrio e realizzato da Diego Vitale e Matteo Notaro.

È la religione ai tempi del Covid, che grazie alla verve del primicerio e alla freschezza del suo approccio e dei giovani coinvolti, diventa crossmediale e, forse paradossalmente, si avvicina alle persone, sapendosi trasformare con i tempi che fluiscono, e costruendo reti sinergiche, fatte di idee, solidarietà e umanità. Un altro esempio è il video dell’Inno a San Sebastiano, realizzato con il coinvolgimento delle giovanissime voci del coro parrocchiale. È possibile vederlo (e soprattutto ascoltarlo) qui.

Resistenza e resilienza sono le parole chiave che don Lino indica per sopravvivere, fisicamente e spiritualmente, al buio della pandemia: un buio squarciato da raggi di luce che illuminano la comunità – oggi anche community – nonostante le difficoltà e i lutti, in una ritrovata relazione che sogna nuovi abbracci, ma intanto trova nuovi modi per tenersi stretta stretta.