Stellantis Pomigliano, il direttore è donna ed è francese. Altri 200 fuori dalla cig

0
23389
Pascale Chretien
Pascale Chretien

Rivoluzione in rosa nell’auto italiana: Pascale Chrétien guiderà la fabbrica partenopea. E altri lavoratori terminano dopo 14 tanti anni la cassa integrazione. Andranno a rinforzare il personale per la produzione del suv Alfa Tonale   

Dopo quattordici anni di cassa integrazione 198 operai della Stellantis di Pomigliano saranno liberati dal giogo della cig per andare a lavorare a tempo pieno. Si uniranno agli altri 822 colleghi che da alcune settimane hanno già lasciato il regime di cassa a rotazione attraverso i  contratti di solidarietà. Con quest’ultimo gruppo di circa 200 addetti sale quindi a 1020 il numero di lavoratori usciti dalla cig al termine di un lunghissimo purgatorio salariale. E’ l’effetto Tonale, il nuovo suv Alfa Romeo in produzione da tre mesi nel grande stabilimento automobilistico partenopeo.

C’è assoluto bisogno di manodopera per soddisfare lo smaltimento degli ordini relativi alla vettura del Biscione, ordini in costante aumento. Ciò sta consentendo nell’impianto di Pomigliano la riduzione progressiva del numero di operai che dal 2008 si trovano in una cassa integrazione che sembrava non avere fine. La notizia di quest’ ulteriore “fuga” dalla cig è uscita dall’incontro di ieri tra azienda e sindacati del contratto specifico aziendale, Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Aqcf. Ma le novità di rilievo nel comparto automobilistico partenopeo non finiscono qui. E’ infatti trapelata dagli ambienti di settore una notizia importante per la storia dell’auto nostrana: sarà una donna il nuovo direttore della Stellantis di Pomigliano. E’ la prima volta che accade in una grande fabbrica automobilistica italiana. Il nome del nuovo direttore, ma sarebbe meglio dire della nuova direttrice, è Pascale Chrétien, ha 53 anni, è francese ed è un ingegnere. Ha un master in strategia e marketing industriale e finanziario. La manager da tempo occupava una posizione di notevole rilievo come vicepresidente responsabile globale della produzione di qualità di Stellantis.

Pascale Chrétienne sarà presentata dall’azienda il prossimo 9 settembre, quando prenderà ufficialmente il timone della fabbrica di Pomigliano. A lei spetterà il compito di guidare lo stabilimento partenopeo verso un rilancio produttivo che è ormai già avviato. Prenderà il posto del dottor Alessio Leonardi. Intanto i motori della fabbrica rimangono caldi. I 198 lavoratori che andranno a rafforzare le maestranze impegnate sulla linea di montaggio del Tonale saranno impegnati già a partire da lunedi 22 agosto, data in cui la fabbrica riaprirà i battenti dopo la pausa estiva di tre settimane che scatterà dal prossimo lunedi primo agosto. Restano nel frattempo impiegati nella produzione della Panda, che sta facendo sempre registrare numeri molto elevati, circa 3mila lavoratori, rimasti in regime di cassa integrazione a rotazione attraverso i contratti di solidarietà. Contratti di solidarietà che ieri sono stati prorogati fino al 30 novembre grazie all’accordo stipulato tra azienda e sindacati. Ma le organizzazioni di categoria guardano al futuro con ottimismo.

”Il dato importante è che continua la fuoriuscita di lavoratori dalla cassa integrazione – commenta Aniello Graziano, responsabile della Fismic per il settore automotive – e non appena il problema della carenza di forniture sarà eliminato, tutti i 4500 addetti di Pomigliano usciranno dalla cig”. “E’ iniziato il processo di uscita delle maestranze dalla morsa degli ammortizzatori sociali: si va verso la piena occupazione nello stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano”, conferma Aniello Guarino, coordinatore dell’automotive per la Fim-Cisl di Napoli. Permane però il problema della carenza globale di forniture, di semiconduttori e di altri materiali. Carenza che costringe la linea della Panda a stop improvvisi. Le previsioni però parlano di un’attenuazione significativa di questo problema entro il 2023. C’è comunque un altro dato che fa sperare, rilevato da un report della Fim: Pomigliano e Mirafiori sono le due fabbriche automobilistiche italiane con produzioni in aumento rispetto al 2021.