Spari a Sant’Anastasia, per la Dda la stesa era premeditata

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SANT’ANASTASIA – Sia la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sia la Procura dei minorenni contestano l’aggravante mafiosa e la premeditazione al 19enne Emanuele Civita e al 17enne accusati di essere gli autori della sparatoria avvenuta alle 23 di martedì scorso a Sant’Anastasia, in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo, nella quale sono rimasti feriti i componenti una famiglia – padre, madre e figlia – che stavano mangiando un gelato.

I carabinieri e le due procure, che stanno indagando su quanto accaduto quella sera, accusano gli indagati di tentato omicidio (anche in danno di una minorenne) e porto e detenzione di arma da fuoco.

Il ricorso al Riesame – “Ricorreremo al Tribunale del Riesame”. Lo annuncia l’avvocato del 17enne accusato della sparatoria avvenuta alle 23 di martedì scorso a Sant’Anastasia (Napoli), in piazza Ammiraglio Carlo Cattaneo, nella quale sono rimasti feriti i componenti una famiglia – padre, madre e figlia – che stavano mangiando un gelato. Poco fa il gip presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli ha convalidato il provvedimento di fermo notificato al giovane dai carabinieri di Castello di Cisterna e disposto per lui la detenzione in un istituto penale minorile.