Presso la comunità parrocchiale di San Giorgio Martire dopo la solenne Celebrazione Eucaristica delle 10:00, officiata dal parroco Mons. Alfonso Pisciotta, avrà inizio la processione del Bambino Gesù che sfilerà per le vie principali della città.
Ai fedeli il Bambino Gesù si presenterà su di un baldacchino coronato di orchidee, il braccio destro sarà alzato e le sue dita segneranno la benedizione sul popolo. E’ una usanza questa con cui tradizionalmente la popolazione di Somma Vesuviana saluterà il nuovo anno. Dopo i fuochi e l’allegria della mezzanotte, il sacro si sostituirà al profano: al figlio di Dio, castano e ricciuto con le guance rosse e il vestitino di seta, il popolo affiderà le sorti future. La secolare processione – recuperata dalle pratiche devozionali della estinta Confraternita del SS. Rosario – è antichissima: già risulta attestata nel 1777 nei documenti del sodalizio. Attualmente la processione viene organizzata dall’Associazione del Bambin Gesù che, con molta devozione, cura il rito da vari decenni, evitando che se ne perda il ricordo. Attraverso il tempo, infatti, si è creato tra la sacra statua ed il popolo sommese un forte legame affettivo, che immancabilmente, convoca tutti all’appuntamento annuale. Il corteo avrà il suo degno finale in piazza. Qui la festa raggiungerà l’apice con la musica e le zampogne che lasceranno definitivamente il posto al tradizionale sparo dei botti. Un momento tanto atteso dalla popolazione, che pur di non perdere il gran finale, tarderà il consueto pranzo di Capodanno.
