Somma Vesuviana, echi dal convegno “Le fortificazioni del Casamale e la presenza Aragonese a Somma”

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Qualche giorno fa, nella prestigiosa sede del Castello d’Alagno, studiosi hanno dibattuto sul rilancio dello storico borgo alle pendici del Vesuvio nel convegno “Le fortificazioni del Casamale e la presenza aragonese a Somma Vesuviana. Storia Archeologia Arte Letteratura”.

L’evento, proposto dal gruppo di lavoro «L’altra faccia del Somma-Vesuvio. Storia Cultura Arte Tradizioni», è stato realizzato col contributo del Comune di Somma Vesuviana, con l’Ente Parco del Vesuvio e di Città Metropolitana, ed è stato patrocinato, oltre che dalle istituzioni locali, dalle istituzioni accademiche cui afferiscono i relatori e dal Consolato Generale di Spagna a Napoli.

Dopo i saluti iniziali del sindaco di Somma Vesuviana,Salvatore Di Sarno, dell’onorevole Gianfranco Di Sarno e del Console Generale di Spagna, S.E. Sig. Carlos Maldonado V., la parola è passata al moderatore del convegno, il prof. Francesco Storti. Questa la successione dei relatori

  • dott. Domenico Russo – Presidente della Biblioteca Civica “Raffaele Arfè”
  • dott. Domenico Camardo (con la collaborazione del prof. Aldo Cinque e del dott. Mario Notomista) – Capo Archeologo dell’Herculaneum Conservation Project
  • prof.ssa Marina D’Aprile – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale
  • arch. Salvatore Cimmino – Associazione Proloco Somma Vesuviana- settore studi e valorizzazione
  • prof. Enrico Di Lorenzo – già Ordinario di Letteratura Latina Università degli Studi di Salerno
  • prof. Guido Maria Cappelli – Università di Napoli “L’Orientale”
  • prof. Jacopo Pignatiello – Docente di Storia e Lingua e Letteratura Italiana al Liceo “Matilde Serao” di Pomigliano d’Arco
  • dott. Mario Cesarano- Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Napoli
  • prof. Francesco Storti – Università degli Studi di Napoli “Federico II”

S’è trattato di un importante e, a quanto pare, primo momento di confronto tra studiosi. D’altra parte i lavori hanno offerto spunti originali di ricerca su cui il gruppo organizzatore e i relatori stessi hanno già dato pronta disponibilità a proseguire gli studi.

I temi trattati vanno dalla definizione geomorfologica del territorio e dell’insediamento di Somma e del Casamale, con una originale prospettiva sul castello ‘alto’ di S. Maria a Castello (Camardo, Cinque, Notomista), all’inquadramento delle mura in un ‘sistema’, anche cronologico, che comprendeva il castello D’Alagno (D’Aprile). Il Casamale è stato poi inserito in un più ampio e interessante progetto di recupero e fruibilità che investe l’intero territorio di Somma, per il quale è stata proposta anche l’istituzione di uno spazio museale (Cimmino), nel contesto più ampio di quello che in antico era l’agro nolano (Cesarano). L’aspetto letterario, sociale politico e ideologico, ha restituito per Somma interessanti approfondimenti sulle figure di Jacopo Sannazaro (Di Lorenzo) e Matteo Bandello (Pignatiello) in un territorio la cui organizzazione politica vigeva su un sistema integrato e reciproco di legittimazione tra centro e periferia (Cappelli). Sul piano più squisitamente storico, politico, sociale, l’importanza di Somma era strategica per la capitale Napoli (Russo) ma ben più di quanto finora fosse stato detto, come è emerso dalle brillanti conclusioni del prof. Storti che ha aperto prospettive di ricerca molto interessanti sui documenti originali, inediti, custoditi non solo in Italia ma anche in Spagna, a Barcellona e a Valencia; d’altra parte il prof. Storti non solo ha dato la propria disponibilità per formare un gruppo di lavoro sui documenti originali ma ha egli stesso già curato la trascrizione di un documento inedito che sarà pubblicato negli Atti di questo convegno (a cura di Maurizio Bugno, Rita Cioffi e Nunzia Aliperta).

La serata s’è conclusa con una cena buffet offerta per tutti i numerosi partecipanti, relatori, organizzatori e pubblico, sapientemente curata nei minimi dettegli dai Prof. D’Atri, Nappo, Ambrosio, Prisco, Ammaturo, Tecchia e la Prof.ssa Esposito e dal dirigente scolastico Ingenere Vincenzo dell’Istituto Alberghiero “de’ Medici” di Ottaviano che ha proposto anche delle pietanze scelte per il tema del convegno, fra le quali spiccano le tortillas aragonesi e la paella valenciana.