Sant’Anastasia, profanate 200 tombe al cimitero. Il sindaco: «Videosorveglianza a carico della ditta».

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un cimitero saccheggiato

La scorsa settimana un altro raid nel luogo sacro: fu denunciato il furto di un furgone con il quale portarono via coperture in rame di due cappelle nel cimitero nuovo. Il sindaco Abete: «Chiederemo ci sia un nuovo sistema di videosorveglianza a carico della ditta».

Oltre duecento i loculi profanati, marmi divelti, in qualche caso fotografie dei defunti strappate dalle lapidi per potersi impadronire delle cornici in bronzo o in ottone. Uno spettacolo tristissimo per i parenti che al mattino hanno dovuto vedere lo scempio delle tombe dove riposano i loro cari. Oltre centomila euro di danni, a sentire i responsabili della società che gestisce i servizi cimiteriali e che provvederà in tempi brevi alle riparazioni delle coperture vandalizzate. Il tutto è accaduto nell’area cimiteriale vecchia, quella superiore. I ladri si sarebbero introdotti nel luogo sacro sfruttando i cancelli del cimitero nuovo dove attualmente sono in corso i lavori di ampliamento. «Hanno rotto anche il portafoto – dice un’anziana signora mentre guarda desolata la tomba del marito – perché arrivare ad un gesto del genere?». I furti di rame nel cimitero di Sant’Anastasia si sono verificati altre volte e appunto la scorsa settimana è stato denunciato il furto di un furgone che è servito ai ladri, forse gli stessi, per portarsi via comodamente le coperture di due cappelle, stavolta nel cimitero nuovo. Mentre i carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo Francesco Russo indagano, il sindaco Lello Abete annuncia una riunione prevista per domani con la società che ha in gestione il luogo sacro e che sta provvedendo ai lavori di ampliamento. «Era già in programma di fare il punto sullo stato dell’arte – dice il primo cittadino di Sant’Anastasia – ma ora c’è necessità di evitare altri atti vandalici e uno scempio che tocca anche il cuore dei cittadini. Posso comprendere la crisi, so che i furti di rame sono all’ordine del giorno per chi rivende il tutto, magari a pochi spiccioli, per guadagnare qualcosa. Ma ciò che è accaduto l’altra notte al cimitero non è giustificabile dal punto di vista umano, mi chiedo perché i ladri abbiano dovuto far scempio delle tombe con il chiaro intento di profanarle. Ora chiederemo alla ditta di farsi carico di un nuovo sistema di videosorveglianza».