Ristoratori senza freni, sovrapprezzi pure per dividere le portate. E le vacanze diventano un salasso

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Caro vacanze, italiani alle prese con i sovrapprezzi assurdi richiesti dai ristoratori

Caro vacanze. Tutto aumentato dai voli alla benzina per le auto, dagli hotel ai b&b, dai ristorante agli ombrelloni. Polemiche contro i ristoratori dopo gli episodi di Como e Finale Ligure.

Dopo il Ciclone Circe che ha travolto nei giorni scorsi l’Italia, tornano a risalire in questi giorni le temperature. Sarà un agosto bollente ma non solo per il caldo. Secondo le statistiche più recenti, infatti, le spese per viaggi, alloggi e pacchetti turistici in Italia sono in aumento, in alcune regioni anche in maniera esponenziale. Che sia una località di mare, di montagna o una città d’arte, le vacanze estive 2023 nella Penisola hanno un prezzo molto alto, e questo spinge gli italiani a cercare sempre di più mete meno costose all’estero. Rincari importanti anche per mangiare al ristorante. Gli esercenti stanno aggiungendo sempre più spesso nel conto sovrapprezzi assurdi, a partire dal cestino del pane da pagare a parte fino al servizio. Da parte loro, i clienti scelgono i social per lamentarsi e sfogare la propria frustrazione per il trattamento ricevuto.

L’episodio di Finale Ligure

Da ieri, infatti, sul web impazza la polemica per quanto è accaduto lo scorso 23 luglio in una trattoria di Finalborgo, in Liguria. L’episodio è stato reso noto ieri attraverso un post su Facebook da Selvaggia Lucarelli. La famosa opinionista ha pubblicato sui social la foto di uno scontrino in cui, tra le varie voci, appare quella relativa a un “piattino condivisione”, al costo di due euro. La blogger e la sua bambina di tre anni hanno mangiato presso l’Osteria del Cavolo di Ida Germano. Dopo aver ordinato un piatto di trofie al pesto, al costo non proprio modico di 18 euro, la Lucarelli ha chiesto un piattino per farne assaggiare un po’ alla figlia. Ed ecco che sul conto è stato conteggiato, insieme ai tre coperti, al costo di due euro, un “piattino condivisione”.

Le parole della titolare

Il post della Lucarelli ha sollevato l’indignazione comune degli italiani alle prese con prezzi da capogiro per le vacanze. Intanto, l’Osteria del Cavolo a Finale Ligure ha ricevuto un boom di recensioni negative nel giro di qualche ora. La titolare, Ida Germano, si è difesa in questo modo dopo la bufera social: “Quando il cliente entra in un locale accetta il menù, che viene esposto fuori. Nel caso specifico i clienti avevano preso un primo e un secondo in tre. Di piatti supplementari ne ho portati ben quattro, per questo ho fatto pagare due euro: voglio che i clienti sappiano che per noi quello è un lavoro in più”. A fine giugno, un altro episodio ha scatenato sdegno e insulti nei confronti dei ristoratori tramite i social: il fatto è avvenuto in un bar di Gera Lario, Como, dove il titolare ha chiesto due euro in più ad un cliente solo per dividere un toast a metà.

Fonte immagine: rete internet.