Regionali Campania, poche centinaia di sezioni da scrutinare: la situazione delle liste

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Preparativi seggimelettorali in una scuola di Napoli. Napoli 19 Settembre 2020 ANSA/CESARE ABBATE/

Dati in tempo reale. Con 5.538/5.827 sezioni presidente e 5.528/5.827 sezioni liste circoscrizionali, la situazione delle Regionali in Campania è ormai definita: tuttavia mancano ancora i numeri per certificare i seggi conquistati dalle coalizioni e soprattutto dalle liste che le compongono, in questo caso parliamo soprattutto della situazione di De Luca, ormai vittorioso, e Caldoro, collocatosi al secondo posto ma molto staccato dal governatore.

Ieri sera si pronosticava che, con un risultato tra il 57 e il 56%, la coalizione a sostegno di Vincenzo De Luca sarebbe potuta arrivare a 32 seggi nel Consiglio regionale della Campania, lasciandone 18 agli schieramenti dei suoi due principali avversari, Stefano Caldoro (centrodestra) e Valeria Ciarambino (M5S). Al momento, però, la coalizione del governatore fa registrare una percentuale del 69,60, con un milione e settecentomila voti: di conseguenza i seggi potrebbero essere anche di più.

Delle 15 liste a sostegno di De Luca sono già sicure di avere seggi il Partito Democratico, De Luca Presidente, Campania Libera, Italia Viva e Fare Democratico Popolari: le altre liste, poi, potranno eleggere consiglieri regionali con la spartizione dei resti. Nella coalizione di centrosinistra il PD è avviato a essere il primo partito a Napoli e provincia, ma anche a livello regionale, confermandosi davanti alle liste del presidente.

“Un risultato elettorale che non può essere letto in termini di destra e di sinistra ma la mia candidatura è stata sostenuta dal mondo progressista ma anche da tante forze moderate e da tante forze della destra non ideologica”. Lo ha detto il riconfermato presidente della Giunta regionale della Campania , Vincenzo de Luca, incontrando i giornalisti per parlare dell’esito del voto. Tutte forze che “si sono riconosciute in un programma di governo, nel lavoro fatto in questi anni”, ha proseguito.

Nella coalizione di centrodestra, a sostegno di Stefano Caldoro, si registra l’atteso exploit delle liste di Giorgia Meloni e Matteo Salvini che, rispettivamente con Fratelli d’Italia e Lega, spodestano Forza Italia dopo anni di dominio incontrastato.

Proprio Caldoro, sconfitto pesantemente alla tornata elettorale, ha rilasciato una dichiarazione a caldo nelle scorse ore: “Tutti i presidenti Covid di centrodestra e centrosinistra hanno avuto un grande risultato. Gli elettori hanno voluto riconoscere un voto di sicurezza e anche di paura, molto emotivo”. Il candidato del centrodestra ha anche sottolineato che i governatori “hanno avuto un atteggiamento protettivo, un po’ da sceriffi. Ci sono stati veri sceriffi che hanno risolto problemi e anche i finti sceriffi, ma alla fine questa distinzione non è stata facile per gli elettori”.

Chiosa Valeria Ciarambino, terza con 245.572 voti (9,9%): “Una battaglia difficilissima falsata find all’inizio, ho scelto di combatterla perché le persone perbene hanno diritto a una speranza e la politica merita dignità onore e pulizia sono i fari che hanno ispirato la mia campagna elettorale. La sfida campana era la più difficile in assoluto, ho combattuto contro uno che è stato trasformato in star dal Covid, uno che ha avuto una visibilità assoluta per quattro mesi”.