Casavatore – Nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Casoria e della Stazione di Casavatore hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo – artt. 384 e segg. c.p.p.- emesso da questa Procura della Repubblica nei confronti di tre soggetti, in quanto gravemente indiziati dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di una rapine aggravate, di rapina consumata e di svariate tentate rapine.
Le indagini, delegate alla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Casoria congiuntamente con i militari della Stazione Carabinieri di Casavatore ed originate dalla rapina avvenuta nel ristorante “Un Posto al Sole” di Casavatore, in data 9 ottobre u.s., hanno consentito di accertare, oltreché i presunti responsabili della predetta rapina, l’esistenza di una vera e propria organizzazione stabile dedita alla commissione di rapine, anche mediante uso di armi da guerra.
I soggetti fermati, nel giro di pochi giorni, avevano organizzato diverse ulteriori rapine, tutte sventate grazie alla massiccia presenza di personale dell’Arma dei Carabinieri sul territorio.
I nomi. Ci sono due ventenni, e un trentaduenne, tra i tre presunti malviventi ritenuti gli autori della rapina choc messa a segno anche con kalashnikov in una pizzeria di Casavatore, lo scorso 9 ottobre. I destinatari del decreto di fermo emesso dagli inquirenti della Procura di Napoli Nord e notificato dai carabinieri di Casoria e di Casavatore sono Marco Giardino, 20enne, incensurato del quartiere Secondigliano, Antonio Silvestro, 32 anni, di Napoli, anche lui di Secondigliano ma già noto alle forze dell’ordine e Salvatore Di Matteo, 20enne di Napoli, dei Quartieri Spagnoli, anche lui già noto alle forze dell’ordine.