Jago, l’artista che ha creato la scultura “Look down” posta in Piazza del Plebiscito a Napoli, qualche giorno fa aveva postato sul suo profilo Instagram il video diventato virale dei ragazzi che prendevano a calci la sua opera d’arte.
Jago si era reso disponibile ad incontrarli per spiegare loro il significato di quel bambino e dell’arte in generale. Ed è proprio ciò che è accaduto. Jago ha accolto quei quattro ragazzini nel suo studio e con estrema umiltà ha mostrato loro l’arte della scultura, gli ha spiegato come scolpire il marmo, come modellarlo a proposito piacimento, tutto questo grazie all’associazione di padre Antonio Loffredo che è riuscita a rintracciare i ragazzi. Nonostante una prima fase di timidezza e diffidenza, hanno accettato di incontrarlo e si sono scusati con l’artista per il gesto compiuto. “Non volevamo fare violenza, semplicemente divertirci con uno scherzo” sottolinea uno di loro, esprimendo tutto il proprio rammarico. “Abbiamo capito quanto lavoro c’è dietro l’arte, non lo rifaremo mai più”, questa la prima frase detta dai ragazzi, tutti molto giovani, il più piccolo 15 anni, che non hanno pensato prima di agire ma che, con l’aiuto di persone disponibili e aperte al dialogo come Jago, hanno compreso la gravità delle proprie azioni e, cosa più importante, si sono avvicinati ad un mondo che non conoscevano, quello dell’arte che, molto probabilmente, da oggi impareranno ad amare, a valorizzare ma soprattutto a proteggere.