Non pagavano l’affitto da un anno e mezzo. Marito disoccupato, moglie e quattro figli lasciano la casa rimasta senza contatore e si “sistemano” nel plesso Ponte.
Senzatetto che scavalcano il recinto della scuola, disperati che in pochi secondi penetrano nella casa del custode, già disabitata da tempo, e la occupano. Un’azione improvvisa, messa a segno domenica mattina e scaturita dal fatto che il proprietario dell’appartamento che abitavano a poca distanza, ma per il quale non potevano più pagare l’affitto, gli ha tolto l’acqua staccando il contatore dal tubo. Intanto i senzatutto, padre madre e quattro bambini, adesso tengono in scacco un’intera scuola elementare, la scuola “Ponte”.
Secondo quanto trapelato la direttrice oggi non farà aprire i cancelli del plesso, uno dei principali di Pomigliano, se gli occupanti non abbandoneranno l’edificio. “Abitavamo un appartamento di via Roma per il quale pagavamo 350 euro al mese di affitto – racconta Giuseppina Panico, 32 anni – abbiamo pagato per quattro anni poi però mio marito è rimasto disoccupato e non abbiamo potuto pagare più. Non paghiamo l’affitto da un anno e mezzo. Allora il proprietario per farci andare via ci ha staccato il contatore dell’acqua. In quell’alloggio al secondo piano abbiamo resistito per un mese ma poi non ce l’abbiamo fatta: senz’acqua non si può stare”.
Il marito di Giuseppina si chiama Angelo Di Marzo. I due hanno quattro bambini, di 11, 10 e 7 anni e il più piccolo ha appena 8 mesi. Angelo è uno stuccatore, ma non trova più lavoro. “Siamo andati a chiedere aiuto a tutti ma nessuno ci ha aiutato: solo promesse”, l’amarezza di Giuseppina. Quindi l’occupazione della casa del custode, ubicata all’interno della scuola Ponte. Casa che lo stesso custode ha abbandonato da tempo avendo preferito un altro alloggio, all’esterno del plesso. A quel punto la famiglia Di Marzo ha preso di mira il piccolo appartamento di proprietà del comune. Ora i Di Marzo sono lì dentro. I bambini però sono rimasti a casa della nonna. “Non vogliamo fargli sentire più di tanto il peso di questa situazione”, fa capire mamma Giuseppina.