La rabbia, la pura, la speranza, la gioia e la voglia di combattere e di vincere. Serena, sostenuta dalla sua famiglia e dai suoi tanti amici, nel suo post esprime tutta la sua gratitudine alla vita e regala emozioni infinite.
Serena è una ragazza di Pomigliano D’arco che un anno fa ha scoperto di essere affetta da una malattia rara: l’anemia aplastica, anche detta aplasia midollare.
Il trattamento da seguire per questa malattia sono l’uso di immunosoppressori e il trapianto di midollo, purtroppo nessun familiare di Serena era compatibile, così tutti i suoi conoscenti, gli amici, la famiglia si sono adoperati per far conoscere la sua storia a tutti e permetterle di vivere.
La ragazza ha effettuato il trapianto di midollo qualche mese fa e finalmente sono trascorsi i fatidici 100 giorni dal trapianto, un traguardo importante perché di solito “si viene dimessi e i controlli in ospedale diventano sempre più distanziati, se le condizioni del paziente lo permettono” spiega il padre di Serena, Carmine, in un post su Facebook. Purtroppo a causa di problemi legati al covid non è facile spostarsi, bisogna stare attenti e seguire le regole. Serena però sta bene, ora mangia di più e ogni giorno che passa diventa più forte fisicamente. La strada è ancora lunga ma guardandosi indietro la ragazza è fiera di se stessa e si sente estremamente fortunata nonostante tutto.
Per la prima volta dopo un anno, Serena si è espressa personalmente su Facebook, spiegando a tutti cosa ha vissuto in questi 365 giorni: “È trascorso un anno o poco più dal mio primo ricovero, la mia prima trasfusione, la mia prima N. O. R. A. ed ora guardo quel 30 Novembre 2019 come se fossi completamente un’altra persona. È stato un anno molto difficile… ho dovuto accettare di essere malata e dipendente da trasfusioni, che la mia quotidianità era stata distrutta, sentirmi spodestata dal trono della mia vita ed essere consumata da domande e sensi di colpa che ormai controllavano la mia mente.” Tutte le insicurezze, le paure provate in quei giorni infiniti, ora sono solo un brutto ricordo. Serena ha imparato tanto in quest’ultimo anno e conserva tutto dentro di sé perché sa che c’è chi è più sfortunato di lei e non ce la fa. “Sono grata per tante cose ora, cose che prima non consideravo. Ho vissuto più quest’anno che tutti gli altri della mia vita, porto ogni esperienza come un tesoro prezioso che, in un modo o nell’altro, mi hanno portato ad essere come sono adesso, ora tutto ha acquistato valore”, e poi continua con un pensiero che fa venire la pelle d’oca e che lascia senza parole: “Non avrei dovuto permettere che la malattia potesse definirmi“.
Non si sa cosa le riservi il futuro, ma dopo tutto il dolore, la sofferenza e le giornate uggiose trascorse, Serena ce l’ha fatta e ora può finalmente tornare a vedere il sole che è dentro di lei.