Partecipata assemblea dei democratici in vista del congresso per eleggere il segretario. I gruppi dirigenti chiudono le porte all’ex Riccio e ai suoi
Rinascere dalle ceneri facendo opposizione al sindaco Raffaele Russo per dare un nuovo governo alla città operaia delle grandi fabbriche, alternativo all’attuale maggioranza civica multicolore e alle destre.
E’ la linea annunciata per Pomigliano dal commissario regionale del PD, il senatore Antonio Misiani, dal segretario metropolitano nonché commissario del circolo locale, Giuseppe Annunziata, e dal rappresentante dei garanti del circolo, Pasquale Di Marzo. Una linea lanciata sabato mattina dalla prima assemblea dei democratici organizzata dopo il disastro delle ultime elezioni comunali del maggio di quest’anno. Elezioni a cui il PD e il Movimento Cinque Stelle non parteciparono per colpa di una serie imbarazzante di eventi, primo tra tutti le dimissioni a febbraio del vicesindaco ed ex segretario cittadino del Partito Democratico, Eduardo Riccio, e di alcuni consiglieri comunali democrat a lui fedeli. L’ammutinamento determinò la prematura caduta, dopo poco più di due anni, del sindaco di centrosinistra Gianluca Del Mastro e il ritorno in soli tre mesi del già più volte primo cittadino Raffaele Russo, 84 anni, un lontano passato nel PSI di Craxi e più di recente a capo di coalizioni di centrodestra. Adesso Russo governa con pezzi di centrodestra e con l’appoggio totale di Riccio e dei transfughi con tessera PD.
Porte Chiuse Agli Ex
“Quelli che oggi non sono qui dentro non fanno parte del Partito Democratico, sono loro che si sono esclusi. Per loro dovremmo provare compassione”, la stilettata del commissario Annunziata all’ex segretario cittadino e ai suoi sostenitori. Comunque l’esclusione degli ammutinati di febbraio dal nuovo circolo del PD di Pomigliano c’è stata. E’ stata formalizzata a settembre con l’approvazione di un documento che esclude il rientro di chi sostiene il sindaco Russo e la sua maggioranza. Contrasti che appaiono insanabili. Ieri Pasquale Di Marzo ha attaccato frontalmente il gruppo di Riccio, che per ovvi motivi ieri era assente dall’assemblea. “Ci sono forze in consiglio comunale che si vantano di averci distrutto: noi non abbiamo bisogno di queste risorse”, l’allusione di Di Marzo a Marianna Manna, attuale assessore della giunta Russo. Manna, braccio destro di Riccio al Comune, a febbraio fu tra i tredici consiglieri che firmarono le dimissioni dal notaio per far cadere Del Mastro.
“E voglio esprimere la solidarietà – ha aggiunto Di Marzo tra gli applausi – a Vito Fiacco Fender e a Carla Mercogliano, consiglieri comunali di opposizione duramente attaccati da questa maggioranza”. Sabato nella sala ubicata a pochi passi da piazza Primavera c’erano esponenti del partito locale di sinistra Rinascita e Marco Iasevoli, della lista Per, il terzo consigliere comunale della risicatissima opposizione a Russo. Vito Fiacco ha inviato un messaggio di saluti al PD. Presenti anche alcuni militanti del Movimento Cinque Stelle e Carmine D’Onofrio dei Verdi.
Diffidenze
“L’opposizione è l’essenza della democrazia”, ha tenuto a ribadire la militante del PD Ester Cimitile, figlia di uno dei garanti del circolo, Aniello Cimitile, e moglie del capogruppo del PD al Comune di Napoli Gennaro Acampora, anche lui presente all’assemblea. Ma c’è pure tanta diffidenza in casa PD. Alle numerose presenze di ieri si sono registrate anche assenze o frasi non proprio lusinghiere verso il cosiddetto nuovo corso del partito nella città operaia. “Questi non hanno i voti e allora li vogliono sottrarre a sinistra per poter contare ancora qualcosa”, la maliziosa analisi di uno degli osservatori politici. Ma si guarda avanti. “Tra qualche settimana faremo il congresso del partito a Pomigliano, non appena Roma lo autorizzerà”, l’annuncio di Annunziata. Dal canto suo Misiani ha sollecitato al massimo impegno contro il governo Meloni, giudicato “difensore dei forti a scapito dei deboli”. Misiani ha assicurato che “Roma sosterrà il circolo di Pomigliano per un PD di nuovo forte in questa città simbolo che dovrà tornare a essere alternativa alle destre”.