Napoli, Carlo Buonauro: “Ripartiremo rendendo vivibili strade e parchi della città”

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Il magistrato del Tar scende in campo con la lista “Centro Democratico” nella competizione per le amministrative di Napoli.

 

 

Sono poche centinaia di metri quelle che separano il palazzo del Tar di Napoli (il Grand Hotel de Londres) da palazzo San Giacomo, e c’è un giudice chiamato fino a ieri ad annullare gli atti dei vari enti pubblici, che ha deciso di percorrere quello spazio, tentando l’ingresso al palazzo del Comune. Lui è Carlo Buonauro: uno che, con il curriculum che ha alle spalle, ti saresti aspettato di trovare nelle liste per le elezioni politiche, e che invece la scalata la sta tentando dal basso. Il magistrato si candida infatti al Consiglio comunale della sua città d’adozione: Napoli. Il giudice ha le idee molto chiare su quale sia la strada migliore per ricostruire Napoli, partendo senz’altro cioè dalla pulizia delle strade e più in generale dal decoro urbano.

Buonauro, sposato, classe 1973, ha alle spalle una vita professionale trascorsa a cavallo della macchina amministrativa italiana. Dopo la laurea ha cominciato la sua carriera come segretario comunale, poi è diventato funzionario amministrativo dell’Università Federico II, e dopo è stato procuratore presso l’Avvocatura dello Stato. Successivamente Buonauro è divenuto magistrato ordinario, ed infine è approdato al Tribunale amministrativo. Attualmente è presidente di Sezione in Commissione Tributaria e magistrato amministrativo, Consigliere del Tar di Napoli. La lista che ha scelto per candidarsi è quella del Centro Democratico, a sostegno di Gaetano Manfredi.

Perché ha scelto l’area di Manfredi per la sua candidatura?

A fare la differenza, convincendomi a scendere in campo dalla parte di Manfredi, è naturalmente il contesto politico all’interno del quale si muovono i due candidati. Conosco comunque da anni Catello Maresca per questioni professionali, poiché abbiamo cominciato insieme il percorso in magistratura, e ne ho grande stima.

E cos’è che manca a Catello Maresca?

Vede, Maresca è un professionista di prim’ordine, tuttavia (così come prima di lui De Magistris) nella sua vita lavorativa si è occupato di criminalità organizzata, e della lotta a questo fenomeno. Questo inevitabilmente porta come conseguenza una scarsa dimestichezza con la macchina amministrativa. Per padroneggiare un meccanismo complesso come quello del Comune occorre una preparazione molto più specifica.

Qual è la cosa peggiore che lascia ai cittadini l’amministrazione De Magistris?

Senza dubbio le condizioni di igiene urbana e di decoro della città. È il biglietto di presentazione di Napoli e va curato in maniera molto più attenta. È senza dubbio il primo problema di cui si dovrà occupare la nuova amministrazione, rendendo vivibili le strade, le piazze e tutti i parchi della città.

Da dove occorre iniziare in una macchina amministrativa complessa come quella di Napoli?

Dal risanamento economico della città. Se ne è parlato molto nelle scorse settimane ed il tema è centrale. Occorre padroneggiare un meccanismo articolato come quello del Pnrr e procedere all’eliminazione  dei debiti che gravano sulle casse del Comune. Si tratta di operazioni complesse che implicano una competenza specifica.

Quale ruolo vede per sé, nell’ipotesi di una sua elezione?

Ovviamente per pensare a questo occorre prima capire quale sarà l’orientamento dei napoletani, ed osservare il futuro che gli elettori sceglieranno di dare alla città. In ogni caso una delle cose da fare è restituire al Consiglio comunale il ruolo centrale che gli è proprio. Date le mie competenze, io immagino che una delle posizioni che consentirebbero di far fruttare al meglio la mia esperienza professionale possa essere quello di presidente del Consiglio comunale. Questo allo scopo preciso di restituire al Consiglio il ruolo che gli spetta e che ultimamente non ha avuto