Il 13 novembre del 2019 una voragine si apriva in una strada pubblica in via Masseria Facile, una zona periferica di Marigliano al confine con Somma Vesuviana. In realtà la voragine si riapriva, per fortuna stavolta senza conseguenze: era andata peggio la prima volta, tre anni fa, quando un camion della nettezza urbana vi rimase incastrato all’interno.
La vicenda ha dell’incredibile in quanto da allora, nonostante l’intervento della GORI e del Comune di Marigliano, la situazione non si è ancora risolta: il prossimo 13 luglio saranno esattamente 8 mesi. Quasi un anno da incubo per gli abitanti della zona, ormai esasperati: intere famiglie letteralmente intrappolate nel reticolo di strade, strette, dell’antica masseria. L’intervento di messa in sicurezza ha recintato la voragine, profonda due metri, sostanzialmente tagliando in due la strada, ormai impraticabile per le automobili e purtroppo anche per passeggini, carrozzine, disabili e anziani. È stato lasciato soltanto uno stretto lembo di asfalto in cui transita a fatica una bicicletta.
Gravissima la situazione dell’abitazione più vicina, adiacente, che i tecnici hanno dichiarato pericolante. I residenti, infatti, non possono salire al primo piano utilizzando la scala esterna e vivono da mesi con diffidenza e timore per la situazione di pericolo: a quanto pare, dai carotaggi effettuati risulta che la voragine si estende anche in orizzontale sotto l’edificio in questione, minandone la stabilità. Tuttavia sembra che la vicenda stia per essere affrontata in maniera definitiva, tant’è che i proprietari non sono ancora partiti per le vacanze in quanto sarebbe imminente un intervento risolutore della ditta incaricata.
Grande rassegnazione nelle parole degli altri residenti della zona, colpiti da un disagio considerevole che si protrae dalla fine dello scorso anno. Alcuni di loro sono praticamente tagliati fuori dal resto di Masseria Facile, in quanto a essere interrotta è stata l’unica via di accesso alle loro case. Da novembre, infatti, sono costretti a fare un giro largo e passare attraverso dei terreni chiusi da un cancello, in quanto proprietà privata. Solo col tempo i proprietari hanno consentito l’accesso, garantendo il transito su una strada sterrata che proprio gli abitanti colpiti dal problema provvedono a mantenere pulita dalle sterpaglie. Diversi gli ostacoli, nonostante tutto: automobili impantanate nel terreno fangoso, per via della pioggia, e addirittura in inverno un’ambulanza non ha potuto raggiungere un’anziana signora che aveva bisogno di un intervento d’emergenza.
Un incubo per chi si è ritrovato improvvisamente alla prese con la situazione, anche se nella zona i problemi dovuti al rischio idrogeologico non sono nuovi: unica nota positiva il rifacimento della rete idrica, resosi indispensabile alla luce dei gravi problemi riscontrati nel corso del tempo. Ora più che mai i cittadini reclamano attenzione e chiedono una immediata risoluzione della criticità.