Due giorni fa ha avuto inizio l’azione di rimozione dei rifiuti abbandonati lungo alcune zone periferiche della città: l’iniziativa, portata avanti dall’amministrazione Jossa, prevede appunto una operazione di “bonifica” di alcuni dei siti più colpiti dall’annosa pratica degli sversamenti illeciti di rifiuti, come ad esempio via Ponte dei Cani e via Nuova del Bosco, che sostanzialmente perimetrano l’area PIP, a nord del centro cittadino e, cosa davvero paradossale, si trovano a pochissimi passi dall’isola ecologica.
I rifiuti in questione sarebbero stati “scoperti” dai droni in dotazione al comando di Polizia Municipale e forniti dall’Agenzia di Sviluppo Area Nolana, ma in realtà si tratta, come detto, di scorrerie contro l’ambiente che vanno avanti da diversi anni sotto gli occhi di tutti, e che colpiscono sempre le stesse zone, spesso di transito anche extracomunale e forse anche per questo oggetto di sversamento, notturno e diurno.
Ad ogni modo l’attività di monitoraggio della locale polizia, nel corso degli ultimi due anni, ha permesso di classificare i rifiuti abbandonati, appunto anche grazie alla tecnologia fornita dai droni in volo: così facendo è stato possibile mappare il territorio, e in particolare le sue zone più a rischio, osservando i “fenomeni di movimentazione del terreno” che negli ultimi tre decenni hanno caratterizzato questo angolo della Terra dei Fuochi, generando anche un nuovo approccio investigativo al fenomeno dello sversamento e dell’interramento dei rifiuti, che puntualmente vengono dati alle fiamme, mettendo a serio rischio la salute (è di poche settimane fa la notizia che l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato definitivamente la relazione causale tra rifiuti e tumori).
Tuttavia bisogna ricordare che una pratica simile era già prevista dalla legge regionale n. 20 del 2013, che al punto 3 impone ai comuni della Campania di istituire un registro delle aree interessate da abbandono e rogo di rifiuti: il registro in questione, da aggiornare con cadenza semestrale entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ogni anno, dovrebbe avvalersi dei rilievi effettuati e messi a disposizione dagli organismi amministrativi e di controllo competenti, anche a seguito di segnalazioni di singoli cittadini ed associazioni. Eppure a Marigliano non sembra essercene traccia, ed è un peccato, perché la legge in questione prevede ulteriormente che le aree urbane, rurali e agricole, pubbliche e private, comprese nel registro, non siano destinate ad attività produttiva, edilizia, turistica, agricola, commerciale, fino a quando non è dimostrata, con idonee attestazioni analitiche rilasciate da laboratori accreditati, l’assenza di fattori di pericolo per la salute e
l’ambiente. È dunque tempo di correre ai ripari, perché è già tardi.
Intanto, a pochissime ore dalle operazioni messe in campo dall’amministrazione lungo via Nuova del Bosco, sito da cui parte l’intero piano comunale di bonifica, a poche centinaia di metri di distanza un solerte cittadino, esasperato dalla situazione, ha segnalato alla Polizia Municipale l’ennesimo sversamento a ridosso del suo terreno: gli agenti guidati dal Comandante Nacar si sono mossi subito e l’area, dove sono stati adagiati numerosi tubi di eternit, è stata prontamente sigillata: ora si spera che la rimozione non tardi ad arrivare, ma sicuramente il segnale che arriva dalla comunità è positivo e tende a premiare l’impegno messo in campo dall’amministrazione comunale.

Senza dubbio, infatti, l’azione dell’assessore al ramo, Michele Cerciello, supportato dai alcuni giovani consiglieri di maggioranza, si sta facendo notare, e soprattutto parla con i fatti: l’ex consigliere di minoranza, forte di una costante opposizione praticata negli ultimi cinque anni, nel suo nuovo ruolo di assessore all’ambiente sta cercando di dare una piccola svolta alla città. Dal canto nostro, per esempio, non possiamo non sottolineare che finalmente, dopo almeno due anni di richiami, sono stati rimossi i rifiuti abbandonati lungo via Garigliano, alle spalle del cimitero, in una strada che ormai è diventata il luogo delle abituali camminate di molti cittadini della zona. Dopo aver ripulito il margine stradale invaso dai rifiuti, gli stessi sono stati riposti sull’altro lato della strada e si spera che vengano rimossi al più presto, onde evitare azioni irresponsabili. Intanto è in costruzione un muretto lungo il perimetro del terreno vessato negli anni dal tiro al bersaglio degli eco-incivili, probabilmente al fine di evitare nuovi sversamenti in futuro.
