Stando ai grafici forniti due giorni fa dall’Agenzia di Sviluppo Area Nolana, basati su dati dell’ASL, al momento in città si registrano 111 casi di positivi attivi al coronavirus, un numero in leggera discesa rispetto al dato comunicato dall’ente comunale il 9 marzo: quel giorno i positivi erano infatti 117.
Un elemento interessante che emerge dall’aggiornamento dell’Agenzia riguarda il numero dei positivi minorenni: a Marigliano sono al momento 12 su 111, quasi l’11%. Questo significa che 99 degli attualmente positivi al COVID hanno più di 18 anni. In generale nella settimana tra il 4 e l’11 marzo i nuovi positivi in città sono stati 59: questi numeri comportano che il comune guidato dal sindaco Jossa presenti una delle più basse percentuali di incidenza dei positivi sulla popolazione, pari allo 0,38%, un dato più basso anche della media nell’area nolana che si attesta sullo 0,63%.
Tuttavia le istituzioni cittadine invitano a non abbassare la guardia: anzi, nel corso dell’ultimo consiglio comunale la minoranza si è fatta sentire, lamentando il fatto che già il 22 febbraio, quando la situazione non si era ancora aggravata, era stata protocollata la richiesta di un consiglio monotematico, interamente dedicato alla discussione sull’emergenza COVID.
La cosa non si è concretizzata e adesso i consiglieri di minoranza rinnovano a maggior ragione l’invito: sono pacati i toni del confronto, tant’è che chi siede tra i banchi dell’opposizione ribadisce la piena disponibilità a collaborare nell’azione di contrasto all’emergenza. La consigliera Rosa Capua di Periferia 2030 invita il sindaco a essere più concentrato sul tema, migliorando la comunicazione con aggiornamenti più puntuali e rigorosi e puntando su ulteriore supporto, in caso di bisogno.
Le fa eco il consigliere Molaro che da remoto si chiede come mai non si sia intervenuti prima, a prescindere dalle recente ordinanze del governatore De Luca, per interdire l’accesso alla piazza principale della città, cosa avvenuta solo ieri grazie all’intervento del comando di Polizia Municipale che ha effettuato controlli lungo Corso Umberto I e sigillato con del nastro le sedute tra il municipio e il Giudice di Pace.
La minoranza chiede dunque di fare squadra e rinnova la proposta di istituire una commissione consiliare ad hoc per l’emergenza COVID, oltre a una cabina di regia che già sarebbe dovuta arrivare da tempo. A replicare ci pensa il consigliere di maggioranza Sebastiano Sorrentino, di professione biologo, che entra nel merito della questione sottolineando, da professionista del settore, la gravità del momento e affermando che i positivi sono anche di più di quel che riportano i dati ufficiali: questo perché molte persone che si scoprono positive al virus non lo riportano alle autorità, soprattutto per timore di vedere interrotta la propria attività lavorativa. Ad ogni modo il comando guidato da Emiliano Nacar sta intervenendo anche per mitigare il rischio che certe situazioni comportano per l’intera comunità.
La chiosa sulla questione è arrivata poi dal sindaco Jossa, il quale ha ammesso che la situazione pandemica in città si sta aggravando, ma ha anche sottolineato un approccio infelice da parte di alcuni cittadini evidentemente refrattari al rispetto delle regole: “Dopo un anno di pandemia” – rimarca il primo cittadino – “rappresenta senza dubbio un limite il fatto che qualcuno non percepisca ancora il pericolo e non sappia come comportarsi”.
È necessario reprimere, dunque, ma è quasi impossibile controllare tutto e tutti a qualunque ora del giorno e in particolare di sera. Senza contare che – come riportato proprio dal sindaco – si verificano diversi casi di persone che chiedono l’annullamento delle sanzioni elevate: un’abitudine decisamente deprecabile che si aggiunge al mancato senso di responsabilità.